giovedì 29 marzo 2007

QUANNU CASCAVA A TILA

Nella notte di Pasqua, con una verga di vite chiamata sammentu si battevano le porte e si diceva: Tutti 'i diavuli nesciunu fora!; si gettava anche dell'acqua sulla strada e così facendo si voleva rinfrescare l'anima dei morti.
In campagna gli uomini facevano dei ruzzoloni sull'erba, così durante l'anno non soffrivano di mal di pancia.
Le mamme che avevano bambini piccoli, facevano poggiare loro i piedi a terra, così da grandi camminavano sulla retta via.

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