Siracusa è la sola città siciliana a possedere delle catacombe veramente notevoli; per interesse artistico e storico, esse sono alla pari con quelle di Roma e Napoli.
Sono immense e non del tutto esplorate ma la parte visibile è sufficiente a darci una chiara idea del lavoro straordinario dovuto a quella forza ideale che sta nella fede e dà un valore nuovo alla vita, unendo le anime in una esistenza serena e invincibile.
Dopo l'editto di Costantino (313 d.C.) le catacombe furono di proprietà della Chiesa e continuarono la loro funzione di cimiteri cristiani, ma nel secolo 5° si pose fine alle escavazioni e i corpi dei martiri vennero trasportati nelle chiese e nelle basiliche, così verso la fine del 7° secolo vennero chiuse definitivamente ed abbandonate finchè non se ne perdettero le tracce.
I posti attuali d'ingresso sono stati denominati come segue: Catacombe di S.Giovanni perchè si trovano sotto la chiesa di San Giovanni; Catacombe di Vigna Cassia, dal nome del proprietario e catacombe di Santa Lucia perchè vi fu sepolta la Santa.
Visitando le catacombe, la nostra immaginazione ci porta subito a pensare alle persecuzioni e vediamo, anche senza volerlo, le sofferenze e i martiri che i Cristiani dovettero subire. In effetti le catacombe altro non erano che dei cimiteri riconosciuti dalle autorità affinchè i Cristiani seppellissero i loro morti fuori dalla città come i cimiteri pagani. La legislazione romana assicurava il diritto di proprietà e stabiliva l'inviolabilità dei sepolcri a qualunque società appartenessero.
SEMPRE L ESSERE UMANO A FATTO UNA SEPOLTA PER UNO UMANO SEPPELLIRE I MORTI E UN SEGNO D AFFETTO D AMORE PER L ESSERE CON QUI ABBIAMO PASSATO LA NOTRA VITA NOI LO FACCIAMO E UN GIORNO ALTRI LO FARANNO PER NOI E COSI ESSERE UMANO UN SALUTO PER TE CIAO COLUCCIO
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