martedì 8 maggio 2007

TRE FRATELLI MARTIRI

Tre santi fratelli martiri: Alfio, Filadelfo e Cirino. La celebrazione della loro festa è certamente l'evento più ricco di devozione e folclore della provincia di Catania. I festeggiamenti iniziano molti giorni prima del 10 maggio e i devoti giungono in numero notevole da tutta la Sicilia orientale a piedi nudi per onorare i tre santi protettori degli infermi e dei muti.
Il momento topico è il 10 maggio nell'omonimo santuario, una monumentale costruzione in pietra lavica posta nel periferico quartiere di S.Alfio.
Nella notte tra il nove e il dieci maggio, migliaia di devoti chiamati tradizionalmente "nudi" ma vestiti con pantaloni bianchi, camicia bianca e una fascia rossa, trasportando un pesante cero sulle spalle, partono da ogni luogo della Sicilia per raggiungere a piedi scalzi il Santuario di Sant'Alfio.
In passato era usanza fra i nudi , quale segno di riconoscenza per grazia ricevuta, manifestare la propria devozione al Santo strisciando la lingua sul pavimento del Santuario; tale pratica è stata da tempo vietata.
La festa di Sant'Alfio si caratterizza anche per la partecipazione dei tipici carretti siciliani, che rappresentano assieme ai nudi, una suggestiva nota folcloristica.
Attraverso i secoli la festa si è arricchita sempre più ritrovando soprattutto il valore di sacra rappresentazione della vita dei Santi che aveva segnato l'inizio della prima festa, dopo il ritrovamento delle reliquie dei Santi avvenuto nel 1516.
Il mattino del 10 maggio il momento clou della kermesse religiosa. Il Santuario si riempie di fedeli in attesa della "svelata dei Santi" finalmente si aprono le porte e appaiono sull'altare maggiore i simulacri. Alle 13 i Santi escono sul sagrato. Il fercolo inizia la processione, tra una marea di folla verso la Chiesa Madre dove i Simulacri sono esposti alla venerazione dei fedeli. Solo a notte inoltrata il fercolo fa ritorno nel santuario.
Uno degli aspetti più folcloristici della festa è legato alla tradizione degli ex voto del Santuario di Trecastagni, che risale alla fine dell'Ottocento. L'ex voto è una rappresentazione grafica di una grazia ricevuta con relativa offerta ai tre santi in segno di riconoscenza.

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