In Sicilia sta nascendo un movimento "NO TRIVELLAZIONI". La mobilitazione ha coinvolto anche internet, soprattutto dopo l'appello di Andrea Camilleri per "salvare la Val di Noto dalle trivelle dei petrolieri".
Qualche anno fa infatti l'assessorato dell'industria della Regione Sicilia aveva dato il via libera ad una società americana, la Panther Eureka, per effettuare trivellazioni e carotaggi allo scopo di "saggiare" la falda petrolifera della zona.
Un affronto alla cultura di una zona che è stata dichiarata dall'Unesco "Patrimonio dell'umanità" per i suoi edifici barocchi e un pericolo per l'agricoltura e la pastorizia, che rappresentano, accanto al turismo, la spina dorsale dell'economia locale.
E' come se trivellassero a piazza S. Marco a Venezia, o a piazza Duomo a Milano, o al Colosseo a Roma etc.
In attesa che il Tar si pronunci sulle 19 concessioni, Andrea Camilleri ha preso carta e penna e ha lanciato un appello già sottoscritto da molti, tra cui personalità della cultura e della politica e che è gia stato rilanciato da diversi giornali stranieri.
Giù le mani dalla Val di Noto!
si armando, ho sentito questa notizia e mi sono vergognata di essere una persona umana visto che dei simili, solo per speculazione e denaro hanno intenzione di non tenere in alcun conto un patrimonio storico e culturale quale quello di Noto. Ma sai, é duro dirlo, ci sono uomini che, si sa, per denaro, venderebbero la loro madre, figuriamoci, quindi un suolo.
RispondiEliminaclaudia
ben detto Armando. Concordo e mi congratulo per la sensibilizzazione che crei col tuo articolo su questo blog. Ester
RispondiEliminalo sò sono in ritardo con i tempi,ma mi associo e concordo nel dire:" GIù LE MANI DA VAL DI NOTO,"
RispondiEliminasi dovrebbe sviluppare il turismo in un altro modo invece di demolirlo del tutto facendo sciempio delle meraviglie esistenti.grazie per sensibilazzare l'opinoine pubblica senza paura.ciaoooo Mariù