Il popolo li chiama "miraculi": in genere essi sono quadretti, dipinti su legno, tela o latta con pochi colori vivaci, che riproducono la scena fondamentale, della malattia o della disgrazia e, in un angolo, raffigurano il Santo che ha operato il miracolo.
Spesso vi sono segnati il nome ed il cognome del miracolato, l'anno e le lettere "P.G.R." (per Grazia ricevuta) o V.F.G.A. (voto fatto, grazia avuta).
Quindi "per un voto fatto" (ex-voto), si ringrazia il Salto o la Madonna portando in dono il quadretto dipinto o la copia in cera, terracotta o argento della parte del corpo umano malata e poi miracolosamente guarita.
Esso, però, non è solo un oggetto "per grazia ricevuta", ma dovrà assicurare la continuità della Grazia. E per questo che si trovano, fra gli ex-voto, anche ganbali di ferro per piedi torti, grucce o mazzi di spighe e primizie alimentari.
Gli stessi decoratori dei carri e delle barche, dipingevano gli ex-voto che, ancora oggi, si vedono esposti nei Santuari di tutta l'Isola: molti sono opera di valenti artigiani che, spesso, hanno saputo creare dei piccoli gioielli di arte popolare.
Oltre che nei Santuari e in molte chiese dedicate ai Patroni dei vari paesi, molti sono gli ex-voto esposti nel Museo Etnografico di Palermo, intitolato a Giuseppe Pitrè, grande studioso del folklore e delle nostre tradizioni popolari.
Per onorare il Santo o la Madonna a cui era stata chiesta qualche grazia, molti popolani cucivano degli "abiti votivi" che, una volta indossati, non si potevano togliere più fino a quando non diventavano logori: e questo per non suscitare l'ira del Santo; mentre oggi si indossano solo nelle processioni o nel giorno della sua festa.
A seconda del Santo, si confezionava il vestito con colori e fogge diverse; per esempio, il vestito per il voto fatto a Santa Lucia, è verde con il cordone bianco; per quello a Maria Immacolata, celeste e bianco; per quello a Maria Addolorata, turchino o nero; per quello alla Madonna del Carmine, marrone scuro con il cordone bianco; infine, molti devoti dei due frati francescani S. Corrado e S. Francesco di Paola, confezionavano i sai in tutto simili a quelli indossati dai Santi, con cordone bianco.
armandocarruba@libero.it
1 commento:
lo sai Armà
ricordo qnd ero bambina,si andava al santuario santa rosalia e li era pieno di "ex-voto" e ricordo ke a me facevano "paura" rabbrividivo nel vedere corpi mutilati,pezzi d cuore,forse nella mia mente troppo "fresca" era un impatto troppo violento,e m irritavo a stare lì,nn vedevo l ora d uscire!
ora capisco,qnt gente ha sperato e creduto e ...ottenuto!
un abbraccio da elena&asja.
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