Questa leggenda, ambientata al castello di Aci (vale la pena visitare il posto e in estate tuffarsi nelle limpide acque) ci riporta ai tempi in cui i Siciliani, dovendo difendersi dalle incursioni dei pirati saraceni, usavano molti stratagemmi per avere salva la vita.
Si racconta che i Turchi, sbarcati sulla costa attorno al Castello di Aci per depredare campi e città e ridurre in schiavitù uomini, donne e bambini, abbiano portato l'assedio al Castello dove si erano rifugiati i cristiani di quelle terre con viveri e masserizie.
L'assedio, per terra e per mare, durava già da ben sette anni perchè i Turchi speravano che prima o poi, per mancanza di viveri e munizioni, gli assediati si sarebbero arresi.
Quando i cristiani arrivarono al punto di non poter più sperare di salvarsi poichè i viveri scarseggiavano ed erano rimaste solo due pale di cannone per rintuzzare i continui attacchi nemici, qualcuno suggerì d'invocare la Madonna di Valverde, che diede loro l'ispirazione di raccogliere il latte delle donne che vi erano rinchiuse, farne dei piccoli formaggi a forma di palle di cannone e poi spararli contro l'accampamento turco.
Vedendo che dopo sette lunghi anni d'assedio, i cristiani erano così ben provvisti di viveri tanto da poter tirare cannonate con palle di formaggio, i Turchi decisero di togliere l'assedio perchè inutile, e se ne andarono a mani vuote.
Gli abitanti delle borgate vicine tornarono, così, ad essere liberi e, andati a ringraziare la Madonna di Valverde, come "ex-voto" portarono al Santuario, dove ancora oggi si ammirano, le due palle di ferro (1).
(1) G.PITRE' Studi di leggende popolari in Sicilia, Ed "il Vespro" pag. 384
1 commento:
Armando, grazie per queste notizie.
claudia
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