mercoledì 19 settembre 2012

PROVERBI SICILIANI

LA CATTIVA CHIANCI LU MORTU E PENZA A LU VIVU


(la vedova piange il morto e pensa al vivo)

Nel dialetto, la parola "cattiva" significa vedova. E' una donna da biasimare colei che, subito dopo la morte del marito, si propone di accasarsi con un altro. Così la pensavano gli uomini ... e le donne di rimando:

LA PENA PPI LA MUGGHIERI MORTA DURA FINU A CHI NESCI DDA PORTA


(il dolore per la moglie morta dura fino a quando lei è portata fuori dalla porta)

Per quanto tempo, si chiedono le donne, il vedovo piangerà la moglie? Forse solo per quello necessario affinchè la salma viene portata al cimitero.

Sono entrambi proverbi amari che mettono in risalto con malcelata rabbia la mancanza di pietà per i morti da sempre circondati da generale rispetto. La smania di scacciare il dolore al più presto, che denota il poco amore che si è portato allo sposo o alla sposa, è condannabile.

I saggi la mettono in ridicolo ed esortano ad un comportamento più serio e più umano.  



La Passeggiata delle Cattive o Passeggiata delle Mura delle Cattive nella sua configurazione attuale è un monumento ottocentesco di Palermo.
Si tratta di una terrazza prospiciente il mare posta sulle mura civiche presso Porta Felice e a ridosso del Foro Italico. La passeggiata esistente sin dalla fine del XVII secolo venne sistemata dal marchese Lucchesi Palli nel 1813, danneggiata dai violenti bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale (estate 1943) venne abbandonata ed inutilizzata sino al 1997 quando restaurata dall'arch. Mario Li Castri e dall'ing. Nicolò Asaro venne riaperta alla pubblica fruizione
Vi si accede tramite una scalinata posta nella piazza Santo Spirito, accanto a Palazzo Butera. Sulla passeggiata si affacciano oltre al Palazzo Butera anche il Palazzo Benso, il Palazzo Lanza Tomasi e l'ex hotel Trinacria Il termine deriva dal latino captivae (prigioniere), termine utilizzato per identificare le vedove (infatti in lingua siciliana "vedova" si dice "cattiva") che erano considerate come prigioniere del dolore che dava il lutto. Infatti questa terrazza era utilizzata per le passeggiate proprio dalle vedove che si tenevano ad una certa distanza dalla passeggiata classica che era al Foro Italico.

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