giovedì 18 aprile 2013
PESCA DEL TONNO
La mattanza è la fase finale di un antico, tradizionale e crudele metodo di pesca del tonno che si pratica con le tonnare, un complesso di reti che possono raggiungere i 4 o 5 km. Le barche partono dalle tonnare e calano le reti in mare verso i primi di maggio fino al mese di giugno agli ordini del rais (il capo delle tonnare). Le reti, data la loro disposizione, inducono i tonni ad addentrarsi sempre più nelle maglie. La tonnara è suddivisa in camere che sono disposte in fila e comunicano tra di loro per mezzo delle porte, costituite anch'esse da pezzi di rete. Il tonno, che ripete ogni anno sempre lo stesso percorso, finisce per trovarsi dentro le camere. Quando il rais ritiene che il numero dei tonni sia sufficiente, i tonni vengono indotti ad entrare nella "camera della morte" dove restano intrappolati: a questo punto inizia la mattanza. I tonnaroti, che stanno sulle barche disposte lungo i quattro lati della camera, al comando del rais tirano su la rete e tirandone poco a poco sulle barche i lembi esterni i tonni che rimangono senz'acqua si dibattono, urtando violentemente tra loro. Quando i tonni sono sfiniti vengono arpionati dai "crocchi", micidiali uncini montate su delle aste, che servono ad agganciare i pesci e issarli sulle barche. Gli arpioni provocano loro la perdita del sangue (per questo motivo le carni del tonno pescato sono più tenere e pregiate) e il mare si tinge di rosso. La mattanza è uno spettacolo crudele e sanguinoso e al tempo stesso emozionante. E' la lotta per la sopravvivenza sia per i tonni che per i tonnaroti; infatti da una buona stagione di pesca dipendono le sorti di centinaia di famiglie (imprenditori, pescatori, rigattieri, ristoratori e albergatori per il richiamo che la tonnara esercita sui turisti). Questo tipo di pesca va comunque scomparendo a causa della diminuizione dei tonni, dell'inquinamento crescente del mare, sa della pesca di tipo industriale che intercetta i banchi di tonni molto prima che questi s'avvicinano alle zone costiere.
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