lunedì 7 luglio 2014

SAN GIOVANNI LI CUTI

Piccolo borgo marinaro interno alla trama urbana del capoluogo etneo, nasce alla fine del XIX sec. La tradizione fa derivare il suo nome al reperimento di una statua di San Giovanni rintracciata fra i ciottoli della battigia (i cuti), da cui deriva il nome del borgo.
La statua, inizialmente posta in un angolo della piazzetta, su un altarino più volte travolto dalle onde prima che fosse costruito il molo, oggi è collocata in un’icona di fronte la casa ad archi.
La costruzione a monte della ferrovia Messina–Catania nel 1866 e poi la costruzione del lungomare Ruggero di Lauria hanno limato e definito lo spazio del piccolo borgo. È un tratto di costa costituito da spuntoni di roccia di nero basalto (antiche falesie frutto delle trasformazioni operati dai moti marini che si alternano ai “cutuli”, ovvero blocchi di pietra lavica frutto della demolizione delle falesie che, caduti in acqua, venivano restituiti alla terraferma arrotondati dall’azione del mare, costituendo così una piccola spiaggia di ciottoli neri, particolarmente amata dai catanesi.

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