mercoledì 10 dicembre 2014

CIURI DI CAMPO di Michele Golino

CIURI DI CAMPU – (Michele GOLINO)

Biata la natura ca vi fici
e chini di coluri vi vistìu
‘mmenzu all’ervicedda cresciti
gudennu di lu tempu assignatu

Picca ‘u ciauru ca pussiditi
ma basta ‘a biddizza ppi giuiri 
na festa ‘nta li campi purtati
ca casi e pirsuni rallegrati

Quannu lu suli è ‘o tramuntari
e astuta ‘i luci da jurnata
pronti ssu ‘i stiddi a cumpariri
comu li ciuri mai siminati.

Michele GOLINO

FIORI DI CAMPO – Beata la natura che vi ha creato/ e pieni di colori vi ha vestito/ tra l’erbetta crescete/ godendo del tempo assegnato/ Poco l’odore che possedete/ ma basta la bellezza per gioire/ una festa nei campi portate/ che case e persone rallegrate/ Quando il sole è al tramonto/ e spegne le luci della giornata/ pronte sono le stelle a mostrarsi/ come i fiori mai seminati.

MICHELE GOLINO

Michele Golino è stato un bravissimo pittore verista; l’ho conosciuto nello studio del pittore Alfano al Corso Gelone nel momento in cui muoveva i primi passi nella poesia dialettale.
Un amico comune ci presentò e mi chiese se potevo dargli una mano cosa che feci ben volentieri; uscito dal lavoro mi aspettava alla fermata dell’autobus e a casa mia parlavamo di poesia dialettale scambiandoci pareri.
Volle ringraziarmi un giorno molto simpaticamente; mi invitò a casa sua e dopo aver parlato del più e del meno mi mostrò due quadri dicendomi: quale ti piace? – questo, risposi indicando un paesaggio marino, - giralo! mi disse … lo girai c’era scritta una dedica per me.
La mattina del 7 gennaio 2000 gli telefonai dall’ufficio:
- Pronto Michele come va?
- Tutto a posto Armando e tu?
- Mi raccomando stasera vieni al Vermexio?
- Certo che vengo la mia poesia la leggi tu?
- Sì …te la leggo io, a stasera Michele ciao

La sera al Vermexio Michele Golino non c’era, cominciò la Rassegna furono lette delle poesie, ad un certo momento Agostino La Fata m’informa sottovoce che Michele Golino ha avuto un infarto e non c’è più. Attimi di smarrimento, decidiamo di dire lo stesso la poesia e di dire della sua scomparsa.
Al microfono Agostino trova le parole adatte per informare la sala che Michele Golino ci ha lasciati per continuare il cammino nella Fede, il poeta Pietro Cataudella propone di dire un Padre Nostro e tutta la sala prega.
La quarta rassegna della TERRA MIA non la dimenticheremo mai.

Armando Carruba

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