LASSALU CANTARI.
'Na vota in Sicilia, su qualcunu mitteva in giru notizii fausi, discursi strani e allusivi sul conto di qualcunu, si lassava cociri a "mala lingua" 'ntò sò broru. Al pettegolo non si dava credito, come s'evince dal suo etimo (dal veneto PETEGOLO che vuol dire "piccolo peto"). A chi vuleva ppi ssì o ppi forza pigghiari provvedimenti, si cunsigghiava "lassalu cantari!" che vuleva diri - non ti curar di lui o lascialo dire!
Forse non tutti sanno che il modo di dire "LASSALU CANTARI" ha origini augustanesi. A differenza d' autri citati o paisi dda' Sicilia, nell'Ottocentu ad Augusta (SR) le richieste di fidanzamento o comu si chiamavanu all'epoca "SPIECAZIONI" si facevanu tramite SIRINATI, da cui l'altra espressioni A CU' CCI LA FAI 'STA SIRINATA? che usava chi aveva capito che il suo interlocutore stava raccontando frottole.
Ma non sotto a finestra o balcone pirchì all'epoca le abitazioni dei pescatori e contadini erano a piano terra. Attraverso il canto, u picciottu, dichiarava i propri sentimenti d'amore nei confronti della ragazza ca vuleva comu zita prima e mugghieri in appressu.
Aveva inizio così 'a SIRINATA o NOTTURNA e se la richiesta veniva accolta, al suono dell'ultimo ritornello, la porta si apriva e il giovane con i suoi accompagnatori ricevuto, si festeggiava con l'offerta della famiglia dei soliti SPINAGGHI (CALIA, SCACCI, SFINGI e, se c'erano possibilità economiche COSARUCI e ROSOLIU. SPINAGGHI deriva da SPINNARI = sentire fortemente il desiderio di mangiare, LIVARISI 'U SPINNU togliersi il desiderio, come in CU' TASTA NUN SPINNA = chi spilluzzica non soffre. SFINGIA deriva dall'arabo SFANG = frittella. NUN C'E' FESTA SI NUN CI SUNU SPINAGGHI.
Se il giovne non si riteneva credibile, la richiesta veniva respinta e la serenata si prolungava all'addiaccio sino a quando picciotto e accompagnatori, capita l'antifona, SI CUGGHIEVUNU I PUPI e se ne tornavano dov'erano venuti.
Le figlie di solito ubbidivano ai genitori, se nel corso della serenata, la ragazza richiesta in moglie mostrava d'essere consenziente e con gli occhi accennava alla madre di aprire la porta, la risposta era categorica LASSALU CANTARI era un invito a far finta di non sentire il pretendente, a non dargli retta.
Col tempo il verbo CANTARI ha assunto vari significati. CANTANNU CANTANNU voleva ire "fare una cosa presto e bene senza inconmtrare difficoltà" CANTARI PANI PANI E VINU VINU "riferire ogni cosa in maniera dettagliata e con dovizia di particolari". etc...
Forse non tutti sanno che il modo di dire "LASSALU CANTARI" ha origini augustanesi. A differenza d' autri citati o paisi dda' Sicilia, nell'Ottocentu ad Augusta (SR) le richieste di fidanzamento o comu si chiamavanu all'epoca "SPIECAZIONI" si facevanu tramite SIRINATI, da cui l'altra espressioni A CU' CCI LA FAI 'STA SIRINATA? che usava chi aveva capito che il suo interlocutore stava raccontando frottole.
Ma non sotto a finestra o balcone pirchì all'epoca le abitazioni dei pescatori e contadini erano a piano terra. Attraverso il canto, u picciottu, dichiarava i propri sentimenti d'amore nei confronti della ragazza ca vuleva comu zita prima e mugghieri in appressu.
Aveva inizio così 'a SIRINATA o NOTTURNA e se la richiesta veniva accolta, al suono dell'ultimo ritornello, la porta si apriva e il giovane con i suoi accompagnatori ricevuto, si festeggiava con l'offerta della famiglia dei soliti SPINAGGHI (CALIA, SCACCI, SFINGI e, se c'erano possibilità economiche COSARUCI e ROSOLIU. SPINAGGHI deriva da SPINNARI = sentire fortemente il desiderio di mangiare, LIVARISI 'U SPINNU togliersi il desiderio, come in CU' TASTA NUN SPINNA = chi spilluzzica non soffre. SFINGIA deriva dall'arabo SFANG = frittella. NUN C'E' FESTA SI NUN CI SUNU SPINAGGHI.
Se il giovne non si riteneva credibile, la richiesta veniva respinta e la serenata si prolungava all'addiaccio sino a quando picciotto e accompagnatori, capita l'antifona, SI CUGGHIEVUNU I PUPI e se ne tornavano dov'erano venuti.
Le figlie di solito ubbidivano ai genitori, se nel corso della serenata, la ragazza richiesta in moglie mostrava d'essere consenziente e con gli occhi accennava alla madre di aprire la porta, la risposta era categorica LASSALU CANTARI era un invito a far finta di non sentire il pretendente, a non dargli retta.
Col tempo il verbo CANTARI ha assunto vari significati. CANTANNU CANTANNU voleva ire "fare una cosa presto e bene senza inconmtrare difficoltà" CANTARI PANI PANI E VINU VINU "riferire ogni cosa in maniera dettagliata e con dovizia di particolari". etc...
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