domenica 23 aprile 2017

ULTIMO EDEN di Giovanni Torchevia


                                           Voce di Giovanni Torchevia

Biografia da www.casteldilucio.eu


Giovanni Torchevia, è nato a Castel di Lucio 27 luglio 1930, e ha vissuto e operato a Siracusa. Rimasto orfano di entrambi I genitori in tenerissima età, fu affidato alle cure della sorella maggiore, maestra elementare. Dai 10 ai 17 anni compì gli studi presso istituti di previdenza per gli orfani dei postelegrafonici, nelle sedi di Pisa, Pesaro e Roma, prediligendo gli studi classici e le materie umanistiche, studi che lo fecero appassionare alla poesia. Una crisi di sconforto e lo spirito di avventura, gli fecero intraprendere, a 17 anni, la carriera nella Marina Militare. Navigando in tutti i mari del mondo, per circa 15 anni ha avuto modo di arricchire il suo carattere e la propria personalità di preziose esperienze di vita e di rapporti umani, che gli hanno insegnato ad usare rispetto e amore per l'ambiente e la natura, i valori imprescindibili dell'amicizia, la comprensione e la tolleranza. Lasciata la carriera militare, dal 1968 si è stabilito a Siracusa, dove ha svolto le proprie funzioni presso un ufficio finanziario. Le sue prime poesie, in rima alternate, risalgono agli anni della sua giovinezza e delle sue lunghe navigazioni. Negli ultimi anni si è dedicato alla poesia moderna, facendosi apprezzare per la genuinità e la semplicità delle proprie creature che trattano, preferibilmente, l'amore, i problemi sociali, l'ecologia, e vengono facilmente recepite, per la loro immediatezza, anche dalla gente di umile estrazione. Per saggiare il giudizio della critica, ha partecipato a numerosi concorsi nazionali di poesia e narrativa riscuotendo lusinghieri consensi tra i quali, nel 1987, il "Premio del Presidente" nella rassegna "Trofeo Regioni d'Italia" indetto dal centro studi C. Capodieci di Roma, il premio internazionale "La Musa della Poesia 90" dell'Accademia Culturale ed Arte l. Rocca di Giarre e il premio internazionale "Andalusia-Malaga 91" Le sue poesie FAME, UN ANGELO IN ESILIO, AMORE è PARADISO e Marzo sono state inseritre nel II volume dell'antologia "La poesia nel cassetto", ediz. 1987 Poligrafica Romana, relatore On. Giulio Andreotti; Riflettere sulle cose di ogni giorno, sui minimi episodi che motivano la nostra esistenza, è compito esclusivo del poeta, umile osservatore e trascrittore della vita. Nel caso di Giovanni Torchevia, non si tratta di una moda imposta dalle circostanze, ma di un'esigenza personale che proviene dall'infanzia, da quando, girandosi attorno, si accorgeva che al tramonto il sole ha un colore che è diverso dal momento in cui sorge, che gli odori della primavera rendono più soave quell'aria che in altra stagione sa di smog e opprime l'animo più sensibile. E' sul costante riflettere su ciò che tanti definiscono a volte il "superficiale" che nasce la poesia di Torchevia, uomo dall'animo di bimbo, adulto già proiettato nella tematica d un futuro che si sposa con l'infinito, con l'eterno, con il sublime desiderio di toccare la grande Luce. di Dio. Creare versi è indispensabile, per lui, più dello stesso respirare. E chi lo conosce sa che quanto gli parla, non guarda i suoi occhi, ma gli scruta dentro, per conoscergli l'intimo e capire se è il caso di porgergli il cuore o lasciarlo educatamente parlare, ma senza quell'attenzione che crede di meritare. Giovanni Torchevia non è stato il solito poeta, ma soprattutto un puro. Ecco perchè la sua poesia riesce a dare una vera commozione e fa vibrare l'io: perchè ha saputo toccare quella preziosa molla nascosta dentro il più profondo dei nostri sentimenti che si chiama emozione.

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