mercoledì 31 maggio 2017

LIDO AZZURRO - Armando Carruba -



ESTATE - Don Severino Di Mauro e Capitan Siringo.
Estate, tempi 'i mare, quannu si parla dell'estate sarausana, viene in mente questa città con le sue isole: il mare azzurro, patruni, magico.
E tornano alla mente personaggi 'ill'epoca! Sulla scogliera di levante, Don Severino Di Mauro piantava le baracche del suo Nettuno. Vi si accedeva dallo "spiazzu dei rispirati" scendendo una scala di legno, "leva e metti". Le gare natatorie avevano come traguardo la prospiciente "isola dei cani". 
Nell'isola Sacramento, le cabine installate su palafitte dai barcacceri si raggiungevano col traghetto Stella partendo dalla Marina: pilota il capitano Sebastiano Siringo, traccagnotto, buono come il pane amante del mare. Aveva trasformato una barcaccia in un vaporetto: il motore collocato nella stiva, azionato da caldaia a carbone. Col fumaiolo corto e grosso, quell'ampia chiatta, riparata da fumo e sole con un telone grezzo, traversava tutto il porto facendo va e vieni dal sacramento. A bordo, un nipote del Siringo, un mattacchione, che dopo aver pizzicato il biglietto ai passeggeri, allietava il viaggio modulando canzoni in voga con suoni di pernacchie come una cornetta: motivo di risate schiette. Poi l'esilarante ordine del capitano al macchinista per l'attracco: "Avanti adacio... adacio... quasi 'ndietro" divenuto una leggenda! Oggi, tempo di bagni è tempo di fatica: code automobilistiche, spiagge lontane precedute da bagni di sudore, nervi a pezzi.... Manca l'allegria... ecco: andare a mare una volta era ALLEGRIA :-)

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