Morte, dolce amante, che con carezze prendi la vita filtrandola, nella clessidra del tempo, facendo vivere nel buio della notte giorni passati come granelli di sabbia che scivolano dalle mani. Prendimi... come il prode Orlando a Roncisvalle, o Colapesce a Messina... T'aspetterò sotto la ringhiera del tempo, quando il gabbiano, nella sera, spiccherà l'ultimo volo laggiù al porto. Armando Carruba
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