sabato 25 agosto 2012

Beata gioventù che passa e non torna più...

Quando aprì l'Arenella, la si raggiungeva con pulman che partivano da piazza Archimede, noi ragazzi c'andavamo in bicicletta, in due, col compagno seduto sulla canna.


Quando avvistavamo gli alberi grandi (così li chiamavamo) a rinfrescarci le labbra
alla saia (quando anche l'acqua dei campi si poteva bere) e poi il mare.... la felicità!

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