mercoledì 15 gennaio 2014

LEGGENDA SIRACUSANA

Mercuri 15 jnnaru 2014

Vali cchiù 'n amicu 'n chiazza, ca cent'unzi 'nta cascia
Vale di più un amico in piazza, che cento monete pregiate in cassaforte

(La Sicilia è la terra classica dell'amicizia, è celebre l'episodio dei due amici siracusani Damone e Pizia)

Nella mitologia greca, la leggenda di Damone e Pizia (o Phintias) simboleggia la fiducia e la fedeltà in una vera amicizia. Come detto da Aristosseno, e dopo di lui Cicerone (De Offic. 3,45), Diodoro Siculo (10.4), e altri, intorno al 4 ° secolo aC, Pizia e il suo amico Damone, entrambi seguaci del filosofo Pitagora, si recarono a Siracusa. Pizia fu ato accusato di complotto contro il tiranno di Siracusa, Dionisio I. Come punizione per questo crimine, fu condannato a morte.

A questo punto, Pizia chiede il permesso di tornare a casa per l'ultima volta, per risolvere i suoi affari e dare l' addio alla famiglia. Non volendo essere preso per un pazzo, il re rifiutò, credendo che una volta rilasciato, Pizia non avrebbe più fatto ritorno a Siracusa.

Damone chiede al re di prendere il posto della'amico mentre lui andava. Il re acconsentì, a condizione che, se Pizia non dovesse più tornare, Damone sarebbe stato messo a morte al suo posto. Damone accetta, e Pizia è rilasciato.

Dionisio era convinto che Pizia non tornasse più, e come Pizia il giorno stabilito non si vide Dionisio mise a morte - come detto - l'amico Damone. Ma proprio mentre il boia stava per uccidere Damone, Pizia arrivò.

Chiese scusa al suo amico per il suo ritardo, raccontando come i pirati avevano catturato la sua nave al ritorno per Siracusa e lo avevano gettato in mare.
Dionisio era così contento e stupito con la loro amicizia che ha perdonato entrambi.

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