
Mentre prima l'uva veniva lavorata nei palmenti attraverso la pigiatura effettuata con i piedi, oggi tale metodo è stato sotituito dalle macchine pigiatrici attraverso le quali vengono separate le parti eccedenti, come le vinacce ed i raspi, ottenendo un liquido pulito che viene messo a fermentare, in modo da trasformare gli zuccheri presenti nell'uva in alcol.
Maggiore è il periodo di fermentazione più gradi d'alcol s'ottengono. Nei secoli trascorsi tale operazione richiedeva l'intervento manuale dei contadini. L'uva pigiata veniva lasciata a macerare e fermentare dentro delle vasche di cemento per almeno cinque giorni e poi la poltiglia ottenuta veniva decantata nelle successive vasche da dove veniva estratto il vino pulito
alfeo email: alfeo44@yahoo.it
1 commento:
Son nato contadino ed in molti angoli del tuo sito incontro me stesso. Da ragazzino, a piedi nudi, ho pigiato anch'io l'uva nel palmento.
Un caro saluto, Armando. Mariano
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