C'era una volta un santo eremita che non credeva ai santi e non credeva neppure che i santi, contrariamente a quello che pensava la gente, potessero fare miracoli.
Il Signore, visto che era davvero un santo eremita, volle mandargli un segno del valore che hanno i santi del paradiso.
Un giorno d'estate, l'eremita stava andando a riempirsi la brocca nelle vicinanze della sua grotta, dove c'era un pozzo la cui acqua non finiva mai, anche se ora, d'estate, ce n'era solo un pò sul fondo.
Cammin facendo, vide che c'era un corvo che con il ciottolo sul becco andava a gettarlo nel pozzo, poi ne andava a prendere un altro e vi gettava anche questo, e continuava a prendere sassolini di qua e di là per gettarli nel pozzo.
L'eremita si fermò ad osservare il lavoro del corvo ed ebbe l'impressione che lo facesse per gioco, ma il corvo continuò finchè l'acqua del pozzo, un sassolino dietro l'altro, si alzò sino ad un punto in cui esso poteva bere.
L'eremita rimase a guardare e ammirare l'intelligenza del corvo, quando sentì la voce del Signore che gli diceva: vedi, i santi del paradiso sono come i sassolini che il corvo gettava nel pozzo ed aiutano gli uomini ad arrivare sino a Dio.
Da quel momento, l'eremita credette ai santi del paradiso.
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