martedì 17 aprile 2007

L'ASINO E IL MULO


un asino carico di paglia si fermò ad un timpano ché era stanco e assetato, e al mulo che bendato girava in continuazione disse: Ti ringrazio, cugino mulo, dell'acqua che mi dai a bere, perchè veramente stanco come sono ed anche assetato, un momento qui mi riposo, e mi rinfresco la gola che ha tanto fiatato.
- L'hai portata la paglia? gli chiese il mulo - che da una giornata giro tondo continuatamente; non vedo anima viva... legato a questa stanga e al buio, sempre una musica, sempre una canzone: il gichigichi di una ruota che gira, il ciuciuleo di una catena che riversa secchi d'acqua... e niente mangiare!
- La paglia l'ho portata cugino mulo, l'ho portata e ce n'è per un po' di giorni, e sta certo che stasera mangerai. Io ero stanco e assetato, ed ora mi sono riposato e rinfrescato; e tu dopo una giornata di fatica 'sta sera smetti e... due manate di paglia che t'ho portato io. Noi sventurati lavoratori siamo fatti così che ci consideriamo l'uno con l'altro, ci aiutiamo come possiamo e ci compatiamo; tu mi dai l'acqua e io ti porto la paglia: ci aiutiamo per continuare a campare e soffrire... d'altro canto tu lo sai, cugino mulo, siamo nati per dare il culo.


1 commento:

il siciliano di francia ha detto...

per mangiare bisogna lavora altrimenti sofri in silenzio un uomo che a moglie e figli genitori anziani che deve fare per aiutare nei tempi mie e tanti lo sanno per gudagnare qualche lire non era facile un giorno nel 1955 il sindaco di licata a detto alla populazine che si poteva partire per l esteroe cosi che tanti e tanti sono partiti per dare a mangiare alla loro famiglia un saluto per te ciao coluccio