sabato 11 dicembre 2010
venerdì 10 dicembre 2010
CIAO, COME STATE?
domenica 5 dicembre 2010
Jochi 'i 'na vota
Jochi 'i 'na vota
Mestieri di una volta
SCENETTA di Tuccio Musumeci e Pippo Pattavina
Divertentissima scenetta ideata dagli attori Tuccio Musumeci e Pippo Pattavina, molto bravi in questa parodia di prove teatrali.
giovedì 11 novembre 2010
PAPAGNA E PAPPACCINO
lunedì 1 novembre 2010
Per ogni persona 100 grammi di spaghetti, mezzo limone spremuto, una noce di burro, un cucchiaio di parmigiano grattugiato, un cucchiaio di olio, una decina di capperi, mezza cipolla tritata e un cucchiaio di malvasìa.
Sbattere in una scodella tutti gli ingredienti, mentre a parte si cuociono gli spaghetti; quando questi saranno cotti, scolarli e versarli nel piatto e quindi condirli con la salsa "limonata".
FASOLI 'A SICILIANA !
MANGIAR SICILIANO - a zuppa ro Zu Ninu - di Nino Angelino
A ZUPPA RO ZU NINU è una ricetta in versi siciliani scritta da Nino Angelino e pubblicata nel 1979 per Ente Provinciale per il Turismo - SIRACUSA -nel volumetto "del mangiar siracusano" a cura di Antonino Uccello.
Voce di Armando Carruba
POLPETTE AL BASILICO
300 grammi di carne tritata (primo taglio vitellina) salsa basciamella, 1 mazzetto di basilico, 2 uova, 50 grammi di parmigiano grattugiato, 100 grammi di farina, sale, pepe, olio per frittura.
procedimento:
Tritate due volte la carne e sistematela in un contenitore. Unite la salsa basciamella, il sale, il pepe e mescolate delicatamente. Aggiungete abbondante basilico tritato finemente, le uova, il parmigiano e lavorate il tutto fino a quando avrete ottenutoun impasto consistente.
Dal composto ricavate tante polpette della grandezza di una noce, infarinatele e friggetele in abbondante olio bollente. Sistematele su carta assorbente per eliminare l'olio superfluo e tenetele in caldo, fino al momento di servire.
MANGIAR SICILIANO - cipolline agrodolce
pomodori secchi
Tagliare i pomodori a metà nel senso della larghezza, cospargerli abbondantemente di sale e metterli ad asciugare al sole, in un piatto largo per alcuni giorni, avendo cura di ritirarli la sera per evitare l'umidità. Ricordare che i pomodori devono essere ben maturi, preferibilmente larghi e piatti.
Quando sono ben essiccati metterli a coppia uno sull'altro facendo combaciare le parti interne. Tenerli in un luogo asciutto e arieggiato. Se si preferisce, conservarli in un barattolo, immersi nell'olio.
MANGIAR SICILIANO - acciughe marinate
ingredienti:
- 2 spicchi d'aglio
- 500 gr di acciughe
- olio extravergine d'oliva
- peperoncino macinato
- prezzemolo tritato
- sale
- succo di limone
preparazione:
Pulite le acciughe, togliere la lisca centrale, lavatele e asciugatele. Sistematele a strati in una terrina, irrorando ogni strato con succo di limone. Cospargetele con aglio schiacciato e ponetele coperte in frigorifero per un giorno intero. Scolate le acciughe dal loro sugo, sciacquatele con succo di limone, disponetele in un piatto e cospargetele con un trito di aglio e prezzemolo. Irroratele con olio extravergine d'oliva, salate e completate con peperoncino macinato.
Viriti cchi delizia!
MANGIARE SICILIANO - Insalata di polpo
Uno o più polpi di circa 1 kg, uno spicchio d'aglio, 2 limoni, olio extravergine d'oliva, sale, pepe, 2 mazzi di prezzemolo.
Procedimento:
Fate bollire dell'acqua salata in una grande pentola e copritela con un coperchio. Non appena l'acqua bolle, gettate il polpo (o polpi) e lasciatelo cuocere per circa un quarto d'ora. Spegnete il fuoco e fate riposare il polpo dentro l'acqua per altri 20 minuti. Scolate il polpo e affettatelo. Sistemate i pezzettini su un piatto largo. In una tazza preparate una salsa con olio, sale, pepe e aglio tagliato a tocchetti. Versate la salsa così preparata sul polpo tagliato ed aggiungete succo di limone. Spolverate con il prezzemolo tritato e servite a tavola!
PISCI ALL'AGGHIU E ACITU
800 grammi di pisci 'i broru, 4 spicchi di agghiu tritatu, 2 cucchiari d'acitu jancu, menu di menzu bicchieri d'ogghiu d'aliva, sali e spezzi q.b.
Pulizziari i pisci e lavarìli, poi 'sciuccalli e mittilli 'nta na cazzarola a suffrjiri 'nta 'na picca d'ogghiu; juncirici l'agghiu tritatu, sali e spezzi e acìtu: fari 'nsapuriri a focu bàsciu ppi quasi deci minuti.
PESCI ALL'AGLIO E ACETO
ingredienti per 4 persone.
800 grammi di pesce da brodo, 4 spicchi d'aglio tritato, 2 bicchieri d'aceto bianco, meno di mezzo bicchiere d'olio d'oliva, sale e pepe q.b.
Pulire i pesci e lavarli, poi asciugarli e metterli in una casseruola a soffriggere in poco olio, aggiungervi l'aglio tritato, sale e pepe q.b. e l'aceto, fare insaporire a fuoco lento per quasi dieci minuti.
CUSCUS ALLA TRAPANESE
MANGAR SICILIANO - pesce nell'intingolo
venerdì 22 ottobre 2010
2 NOVEMBRE - la favola dei morti siciliani
mercoledì 6 ottobre 2010
LE DONNE DI FUORA
lunedì 26 luglio 2010
'A RUTTA 'I CIAULA di Armando Carruba
'A RUTTA 'I CIAULA
Correvamo contenti
per via Arsenale
ad incontrare il sole
'a rutta 'i ciaula.
Un tuffo
dallo scoglio a carrabbineri
un altro da quello a palumma
e il mare rideva contento
di noi ragazzini
ubriachi di vita.
Una sigaretta fumata in tre
accendeva sogni proibiti
in tasche eternamente vuote.
Il mare era tutto per noi
da giugno a settembre...
poi la scuola ad ottobre
le speranze dei nostri genitori
si frantumavano
nel mare che mordeva lo scoglio
'a carrabbineri.
Noi incoscienti
marinavamo la scuola
restando all'oscuro
'nte rutti 'i ciaula
della via Arsenale
Armando Carruba
Leggende siciliane - ARETUSA -
Alla Fonte Aretusa, affiora una leggenda in una selva di papiri e di cefali dal colore nerastro.
Il mito di Aretusa è anche legato alla vittoria di Aboukir da parte dell'ammiraglio Nelson, prima di riprendere il viaggio verso l'Egitto, Nelson fece rifornimenti di acqua attinta all fonte Aretusa e lasciò scritto nel diario di bordo "Ci siamo riforniti di viveri e acqua, e sicuramente avendo attinto alla fonte di Aretusa, la vittoria, non può mancare..."
Così in realtà avenne nell'anno del Signore 1798
sabato 10 luglio 2010
PERSONAGGI SIRACUSANI - 'U Zu Turi Quarantottu
La Marina di Siracusa è stata da sempre la passeggiata estiva dei siracusani, negli anni a cavallo 50/60 si alternavano vere e proprie orchestrine con bravi cantanti e una serata alla Marina era piacevole. C'era un famoso personaggio che ha accompagnato nel tempo queste romantiche passeggiate, il gelsominaro: "Gelsomino? fiore? pensiero bello... pensiero d'amore!"
domenica 4 luglio 2010
W L'ESTATE
mercoledì 19 maggio 2010
domenica 9 maggio 2010
PIETRO SUPERTIFOSO DI ANNI ADDIETRO
Pietro supertifoso degli anni '60/70 sino a quando il suo leoncello cuore non ha retto al tracollo della società.
Pietro non si tirava mai indietro, Pietro supersportivo ma soprattutto supertifoso della squadra aretusea, Pietro conosciuto da tutti gli sportivi dall'Ortigia a Puzzu 'ngigneri (1) alla borgata la mitica via Bonriposo (2); Pietro che in un derby avissi fatto pazzie.
Pietro è un bravissimo fornaio andato a lavorare da ragazzino con i calzoni corti (li porta ancora al lavoro) che per seguire il Siracusa lasciava tutto e tutti e partiva in giro per gli stadi senza sentiri briscole e neanche scope; perchè parlo al passato? per il fatto che oggi non ci fa nè caldo e neanche freddo, lui che s'incollerava al primo segnale, oggi di pallone non ne vuole sentire parlare.
Personalmente mi piace ricordarlo nella sua teatralità, quando il Siracusa segnava e lui si gettava a volo d'angelo, del tipo scogghiu 'a carrabbineri, in mezzo alla folla di picciotti che lo accoglievano a braccia aperte.
Pietro, dalla curva alla gradinata, come un direttore d'orchestra dava il ritmo a coloro i quali incessantemente battevano i tamburi capitanati dal bravissimo batterista dei mitici Falchi.
Pietro passato al rango aristocratico della tribuna, la sua voce la si sentiva dalla curva e gradinata e tutto lo stadio lo chiamava a gran voce.
Pietro pronto a menar le mani (faceva finta perchè si faceva sempre tenere) lui pronto a saltare (accennava perchè restava sempre impigliato alla rete di recinzione) Pietro che credo non vide mai segnare un goal al Siracusa (s'attuppava l'occhi) e quando segnavano gli avversari, l'arbitro ne aveva di più di un panaru 'i crastuna.
Una volta a Caltagirone, si era in serie D, una signora calatina, ci vinni di calata, e rivolta al nostro gruppo che tifava rumorosamente in tribuna esclamò: Non potete tifare Siracusa così forte, qui siamo a Caltagirone perbacco! e Pietro serio, incitò i tifosi all'urlo: Forza Caltagiruniii
e 'n sutta cantriii poi levatosi il cappello di carta paglia ripara sole, stile muraturi, e facendo un ampio gesto con la mano verso il campo con inchino teatrale disse: Offro!
Ne è passata acqua sotto i ponti, son sicuro che malgrado tutto il nostro Pietro, supertifoso revival, in fondo al cuore nutre ancora un attaccamento verso i leoncelli.
Ti ricordo così compagno di tante domeniche seduti sui gradoni del vecchio stadio ad ubriacarci di sole, pallone e vuciati.
Neanch'io vado più allo stadio e faccio finta di non prendermela, ma non siamo fatti di ferro ed è da troppo tempo che soffro.
Ti vedo tra gli angeli a giocare al pallone e a ricordare queste meravigliose giornate ad ubriacarci di sole !
(1) PUZZU 'NGIGNERI = Piazzale Marconi, Questa piazza è chiamata dai siracusani puzzu 'ngigneri perchè in un periodo lontano fu costruito un abbeveratoio progettato dall'ing. Ignazio Dal Pozzo e realizzato dal capomastro Branciforte.
(2) Via Bonriposo = Via Piave. I siracusani d'un tempo la chiamavano Via Bonriposo per il fatto che quando esisteva il cimitero in Via Torino, dove adesso si trova l'Istituto Fermi, l'ultimo saluto ai morti, quello del buon riposo, prima di sciogliere il corteo si dava appunto in via Piave.
venerdì 30 aprile 2010
PURTEDDA RA GINESTRA - Ignazio Buttitta
chiusa a 'mmenzu a dui muntagni
c'è na petra supra l'erba
ppi ricordu a li cumpagni.
E Giulianu lu sapia
ch'era a festa di li poviri
'na jurnata china 'i suli
doppu tantu tempu a chioviri.
Ogni asta di bannera
era zappa frazza e manu
e la terra siminata
era furnu pani e granu.
A tappitu e a vintagghiu
mitragghiavanu la genti
comu fauci chi meti
cu li vampi 'ntra li denti.
Supra i petri e supra u sangu
ammazzati a tradimentu
tanti poviri sutta o fangu
e firuti cchiù di centu.
Cu ddu jornu a Purtedda
e ci va doppu tant'anni
vidi morti in carni e ossa
testa, facci, corpu e jammi.
E di tannu finu a ora
a Purtedda da Ginestra
quannu veni u primu maggiu
li cumpagni fanu festa.
Cu ballava, cu cantava,
cu accurdava li canzuni
e li tavuli cunzati
di nuciddi e di turruni.
Di lu munti la Pizzuta
di l'altura cchiù vicina
Giulianu e la so' banda
scatinò a carnificina.
Arristaru a 'mmenzu o sangu
e 'ntra l'erba di lu chianu
tanti morti puvireddi
chi vulevunu un munnu umanu.
U pueta di ddu jornu
era Japicu Schirò
dissi: Viva u Primu Maggiu!
e la lingua ci siccò.
Vivi ancora! Ancora vivi
e 'na vuci 'ncelu e 'nterra
e 'na vuci 'ncelu e 'nterra
oh Giustizia quannu arrivi?
Ignazio BUTTITTA
giovedì 22 aprile 2010
giovedì 1 aprile 2010
PASQUA A SIRACUSA - Noto
seguiti dalle confraternite e dalla banda musicale. La Domenica di Pasqua, intorno alle 13, la Vergine e il Cristo Risorto s'incontrano dopo una corsa suggestiva, nel rito detto della Pace, che si tiene in piazza Municipio.
armando.carruba@virgilio.it
PASQUA A SIRACUSA - Cassaro
armando.carruba@virgilio.it
PASQUA A SIRACUSA - Melilli
PASQUA A SIRACUSA - Ferla
PASQUA A SIRACUSA - Canicattini Bagni
Protagonisti del corteo sono i nuri devoti scalzi vestiti di bianco con una mantellina rossa, che raffigurano Cristo schernito nel Pretorio di Pilato. Ad essi è affidato il compito di intonare 'U Lamientu, il canto funebre che accompagna il fercolo, che si alterna al canto delle Verginelle, giovani vestite di bianco.
La domenica di Pasqua si celebra il rito detto 'A Paci, 'a Paci: è questo infatti l'urlo di giubilo del popolo che segna l'incontro tra la statua del Risorto e la Madonna Addolorata, ripetuto per ben tre volte, davanti alle chiese SS. Ausiliatrice, delle Anime Sante e di S. Maria degli Angeli.
martedì 30 marzo 2010
domenica 28 marzo 2010
ANTIPASTO DI OLIVE
ingredienti per 4 persone:
200 grammi d'olive nere, olio di oliva e succo di limone q.b.
Altrimenti 200 grammi d'olive verdi, 1 spicchio d'aglio, un cucchiaio di prezzemolo tritato, olio d'oliva e aceto q.b.
procedimento:
Un gustoso e semplicissimo antipasto si può ottenere con le olive nere condite con olio e limone, oppure con le olive verdi salate, cosparse di prezzemolo e aglio tritati e poi condite con olio e aceto.
PANE DI CASA DI LENTINI
sabato 20 marzo 2010
indovinello siciliano - L'OCCHIO -
INDOVINELLO SICILIANO
(L'OCCHIO)
Pilu di susu, pilu di jusu,
e 'ntra lu menzu cc'è lu curiusu
Peli di sopra, peli di sotto,
e nel mezzo c'è il curioso.
domenica 14 marzo 2010
'U 'RROLOGGIU 'I MISSINA di Armando Carruba
lunedì 22 febbraio 2010
Concorso poetico 'A NOVA TERRA MIA
domenica 21 febbraio 2010
prof.ssa Giovanna Carruba
Ieri 20 febbraio 2010, dopo tanto piniari e travagghiari... finalmente si è laureata in Teologia Giovanna (eccola in alcune sequenze fotografiche).