sabato 16 febbraio 2013

LEGGENDE SICILIANE

LA MONTAGNA DELLA FIERA




La credenza popolare vuole che la Sicilia sia piena di tesori in ogni angolo nascosto, che vengono chiamati “trovature” o “banchi”. Ogni trovatura è stata oggetto di un incanto operato uccidendo su essa un uomo, il cui spirito continuerà a vagare fino a quando l’arcano non verrà scoperto.

Custodi di questi tesori incantati sono i “mercanti”, uomini alti un gomito, tarchiati, con barba e occhi neri; che indossano pelli di capra e portano un berretto rosso. La loro singolarità consiste nel fatto che apparentemente hanno un corpo, perché visti dal di dietro sono invisibili.

Una notte l’anno: in quella di San Giovanni per le province di Palermo, Trapani e Caltanissetta ed in quella di Natale per la provincia di Siracusa e nei dintorni di Modica, tutti i mercanti di Sicilia si riuniscono per mettere in mostra i tesori tratti dalle viscere della terra. Queste fiere vengono illuminate a giorno dallo splendore emesso da quegli oggetti preziosissimi come gemme, perle, brillanti e fiori, frutti e animali tutti foggiati in oro.

Una di esse si tiene nella notte di San Giovanni sulla cosiddetta “Montagna di la fera” sul feudo di Guastella di fronte a S. Giuseppe Jato. L’incanto si svela a mezzanotte in punto, al chiaro di luna e chi si trova nei paraggi viene attratto da musica e canti, balli, suoni e grida di gioia; sul posto della fiera i mercanti offrono a bassissimo prezzo arance e mele d’oro, grappoli d’uva tutti perle e diamanti e frutti d’ogni genere sempre del prezioso metallo. Alcuni credono che tali frutti non siano veramente d’oro, e che se si riesce a salire di corsa quella montagna molto alta ad acquistarle in un particolare momento di quella notte esse diventano immediatamente d’oro massiccio.



foto: SUTERA (CL) Monte San Paolino

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