L’Anapo il cui nome, di origine greca, significa invisibile, nasce nel territorio di Palazzolo Acreide dalle sorgenti di Guffari sul Monte Lauro, la cima più alta dei monti Iblei (mt. 986 s.l.m.), famosi nell’antichità classica per il loro miele (anche allora ricchi di cespugli di timo selvatico, il miglior pascolo per le api), e dopo circa 40 km, attraverso le gole di Pantalica e tutta la suggestiva vallata che dal fiume prende il nome, scende per l’irrigua pianura di Siracusa attraverso il Pantano Grande (la antica Syraka), ora prosciugato, e si versa nelle acque del Porto Grande di Siracusa a fianco del Ciane, piccolo e breve fiume che, alimentato da una fonte della stessa acqua dell’Anapo, è conosciuto in tutto il mondo per il papiro che cresce spontaneamente lungo le sponde.
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