‘A
CURSA DE’ CARRITTULA
L’appuntamento
era ai Villini della Via Malta, vicino Puzzu
‘ngignieri, era il 1954. I Villini costituivano uno dei parchi giochi dei
ragazzi, non c’erano altalene e nemmeno girotondi, erano soltanto pieni
d’alberi di pino e senza recinzione alcuna.
Quella
era una mattina importante; sul circuito dei Villini correvano i bolidi da far
invidia alla Formula uno del circuito automobilistico di Siracusa.
I
bolidi in questione erano i famosi carrittula,
che ognuno dei piloti si costruiva ed erano azionati da motore umano.
Per
costruirlo occorrevano tre cuscinetti che si potevano chiedere o cercare tra i
rifiuti delle varie officine della zona.
Almeno
due dovevano necessariamente essere uguali per piazzarli dietro e uno un po’
più grosso davanti; una tavola segata davanti
per realizzare una bella punta per tagliare il vento, un manubrio sempre
con un’asticella di legno e una vite disposta in modo da renderlo ben
funzionale.
Quella
mattina c’erano tutti i carrittula
della zona, ben dipinti, con cuscinetti oliati e con guidatori, pardon piloti,
accompagnati da un amico affinché li spingesse.
Eh
sì, perché questi carrittuli, per
funzionare avevano bisogno di qualcuno che li spingesse.
La
partenza era stata fissata sul marciapiede che costeggia la Via Malta; ultima
oliata ai cuscinetti e via per questi tre frenetici giri dei Villini!
Non
vinceva mai nessuno, per la ragione che chi perdeva trovava sempre un motivo
valido, vuoi che era stato costretto a frenare per evitare un passante, o
perché il vincitore aveva commesso delle irregolarità, fatto è che non ricordo
alcun vincitore di queste corse e dire che ne sono state effettuate tantissime.
Finiva
sempre con uno scambio di opinioni alquanto vivaci, questo sino a quando le
mamme non chiamavano tutti per dire che la pasta era a tavola, allora
impolverati e stanchi, con ‘u carrittulu
sotto il braccio di corsa a casa, non senza aver prima fissato un appuntamento
per la settimana prossima, in modo di dare la possibilità ai meccanici di
riparare i motori fusi!
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