LU SCECCU E LI CARRUBBI
Un viddanu andava al mercato, tirando per la cavezza il suo asino carico di carrube. Arrì... arrì... ccà! e lo strattonava, mentre quel povero animale stentava a camminare per il carico che portava e per le pietre della strada... e finì che scivolò.
Aiutami Cristu! ... e comu fazzu? Si trovò a passare un giovane che l'aiutò a sollevare asino e carrube; ma di carrube se ne mise in tasca due manate.
Latru cchi fai? e gli sferra un colpo di bastone, un brutto colpo che lo tramortì; ma quello si riprende ed afferra una pietra... e grida e scaglia sassi contro il villano.
Accorre gente e passano per caso i carabinieri; giovane e villano ed asino finiscono in caserma; il ladro in galera, il villano querelato, l'asino con le carrube sequestrato.
Ma si deve pensare pure all'avvocato. . . e a causa fatta, il villano giustamente aveva ragione in merito alle carrube rubate, ma dalla ragione si portò a torto, giacchè non toccava a lui castigare. Il giovane però l'aveva aiutato e una ricompensa pur gli toccava, solo che se la prese lui stesso, una manata di carrube... e gli toccò di più una mazzata! E le spese del processo, l'avvocato, la carta bollata, la stalla e la biada per l'asino?
Il villano per pagare tutto ha dovuto vendere asino e carrube; per questo dopo un mal'affare si suole dire: Persi 'u sceccu e tutti 'i carrubbi !
Nessun commento:
Posta un commento