martedì 8 maggio 2007

CURRI FORTI CAVADDUZZU MIU, CA TUTTI A S. ALFIU HAM'ARRIVARI

Enogastronomia e divertimento sono gli aspetti che "strizzano l'occhio" al settore folclore dell'importante kermesse del 10 maggio. Le vie principali e anche tutte le viuzze del centro storico di Trecastagni si riempiono infatti, di bancarelle che offrono oggetti di ogni tipo.
La tradizione impone, tra l'altro, l'acquisto di un cappello di paglia, un tamburello (usanza questa affievolita nell'ultimo decennio) per i più piccoli, oltre ai vari gadget.
Non si contano poi i ristoratori fai da te, che preparano succulenti piatti tipici della cucina etnea: salsicce, carne di cavallo, crispelle, e vino rosso prodotto dai vigneti dell'etna.
In occasione della festa ritornano a Trecastagni molti connazionali emigrati negli Stati Uniti e in Australia, rimasti legati al paese d'origine.
Trecastagni festeggia i propri Santi patroni da sempre con immutata devozione, così come la cornice della festa, con la pittoresca sfilata dei carretti, le bancarelle con gli agli (accattativi l'agghia!) i ceri, la processione dei fedeli.
Anche quest'anno festa grande! La secolare tradizione del Santuario di S Alfio, di cui si tramandano echi dal 1643, e anche un'occasione per rilanciare il Santuario di Trecastagni come luogo di turismo religioso, improntato all'accoglienza e non soltanto nel giorno di festa, per celebrare l'incontro tra migliaia di devoti provenienti da ogni parte del mondo che hanno in comune il legame con i tre santi fratelli martiri. Alfio, Filadelfo e Cirino.

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