LEGGENDA SIRACUSANA - Aretusa
Ci cunta e si ricunta, e ccu cunta si metti sempri a junta, che in Grecia c'era una carusa bedda comu 'u suli e sciacquatunazza comu 'u mari ca si chiamava Aretusa e jucava, cugghieva fiori nel bosco. Un giorno la incontrò un picciotto e s'innamorò perdutamente di lei medesima! comu si chiamava stu picciotto? Alfeo!
Questo amore non era corrisposto da Aretusa, che ogni volta che lo vedeva, fuggiva di tutta corsa; ma non c'era niente da fare questo Alfeo era ostinato ... anzi ostinatissimo! A stu punto Aretusa, che era ninfa della dea Diana, andò da lei e ci raccontò per filo e per segno tutta la storia.
Diana, commossa dalle lacrime della sua ninfa, decise d'intervenire e trasformò Aretusa in una fonte a Siracusa.
Alfeo, quando non vide più Aretusa, domandò a destra e sinistra e quando seppe quello che era accaduto impazzì dalla disperazione e allora gli dei chi ficiro?
Commossi dal pianto e anche perchè non 'u putevano séntiri cchiù, trasformarono il giovane in un fiume che nascendo dalla Grecia e percorrendo sotto terra lo Ionio, sfocia nei pressi della amata Fonte unendo le acque con le sue.
Larga la foglia e stratta la via ... dite la vostra ca dissi la mia!
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