mercoledì 8 luglio 2015

CARO TURISTA TI SCRIVO ... di Armando Carruba

CARI TURISTI CA CALATI IN SICILIA UNA DELLE COSE DA FARE E'....
Non si pò rinunciari, mai e poi mai e sottolineo MAI, vedere la Sicilia dal traghetto. I ritmi di noi siciliani, accumincianu di qui, sì proprio dal traghetto!
Già accattari u biglietto, imbarcare l'auto, mangiare un'arancina - il supplì enorme, tondo, femminile nella forma e nel nome, orgoglio della rosticceria siciliana - o fumare (ppi ccu ancora fuma) una sigaretta sul ponte, fanno parte del rito preparatorio.
Si ci allena a perdere tempo, a misurare i gesti, comu viditi fari 'e baristi ca ci stanu qualche minuto superchiu nel porgere il caffè.
Bisogna perdere l'affanno nordico, cari turisti, se non si vuole soffrire in Sicilia, smettere di opporsi al disservizio.
Godere dell'arancina (in alta stagione è facile trovare lunghe file per averla), non vi lamentate dei bagni intasati, delle scritte sui traghetti e poi... quasi certamente il traffico per uscire sarà lento, vi accorgerete che le indicazioni per trovare l'autostrada non sono chiarissime, non tornate indietro ... procedete! Avete passato da poco Scilla e Cariddi i due mostri che presidiavano l'isola...
Se c'è il sole, anche uno spicchio, la Sicilia apparirà bellissima e se è notte sembrerà sorprenderla nel sonno, e se è mattina, sarà un vociare, un cielo rosa, il broncio di chi vuol dormire sino ad ora tarda...
E vi sarà chiaro allora quanto sarà splendida da conoscere la Sicilia.
Buone vacanze!

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