sabato 5 marzo 2016

CASTELTERMINI AG - LA SAGRA DEL TATARATA' -

 per volontà del principe Gian Vincenzo Termini

Casteltermini sorse nell'anno 1629 per volontà del Principe Gian Vincenzo Termini, che ottenne da Filippo IV di Spagna la licenza di popolare la baronia di Chiuddia (casale arabo che si estendeva nella parte alta dell'odierno abitato) creando un centro urbano che doveva chiamarsi Casteltermini. 
Si narra che, anteriormente alla fondazione di Casteltermini, una vacca, che pascolava nelle vicine terre del feudo Vaccarizzo, si allontanava spesso inosservata e si dirigeva verso Est, nella campagna di Chiuddia mettendosi in ginocchio sempre nello stesso luogo. Dato che il fatto si ripeteva da vari giorni, i pastori e passanti incuriositi scavarono là dove si inginocchiava la vacca e trovarono una grande Croce di legno, che dall'esame del Carbonio fatto eseguire dal prof. Lo Verde risultò essere del I° secolo d.C.
Tale avvenimento diede luogo a festeggiamenti e pellegrinaggi che, col sorgere del nuovo Comune, assunsero un aspetto più grandioso e solenne per la numerosa partecipazione dei Castelterminesi, dando origine ad una tradizione costantemente rispettata.
Per dare maggiore solennità alla festa in onore della Croce, gli abitanti degli scomparsi casali arabi ripigliarono le antiche tradizioni ed usanze trasmesse dai loro avi, tra cui il "Tataratà". Questa è una rappresentazione a tema agonistico la cui struttura è costituita dalla moresca... Quei soldati che hanno per copricapo una corona di fiori, quel Re e il suo seguito, tra cui il Medico di Corte, e soprattutto quella danza armata a piccoli salti, ricordano aspetti e personaggi delle feste primaverili e forme coreutiche nelle quali tracce di riti agresti sono ben visibili.
La danza armata è detta "Tataratà" in quanto ripete il rullo dei tamburi che le imprimono il ritmo. Ad essa partecipano i rappresentanti delle quattro maggiori antiche corporazioni corrispondenti ai ceti della Maestranza, dei Pecorai, dei Borgesi e dei Celibi con cavalli riccamente bardati preceduti dai rispettivi "Palii" e "Stendardi".
Unica nel suo genere, la festa del Tataratà è certamente una delle più antiche del meraviglioso folklore siciliano e si celebra la quarta domenica di maggio di ogni anno.  

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