martedì 15 marzo 2016

PALME, PANI E CASSATEDDI 'I PASQUA di Armando Carruba

PALME, PANI E CASSATEDDI 'I PASQUA
Per preservare la serenità coniugale e la discendenza della famiglia, le palme benedette la Domenica che precede la Pasqua, vengono poste a capizzu cioè sulla sponda del letto matrimoniale o attaccate vicino a naca dde' picciriddi e ciò grazie alle proprietà quasi taumaturgiche ad esse attribuite dalle tradizioni popolari.
Le palme hanno assunto numerosi significati simbolici. Nei rapporti sociali, ad esempio, offrire una palma serviva a consolidare vincoli di vicinato, ad esprimere gesti di solidarietà, desiderio di riappacificazione e persino... dichiarazioni amorose! A pamma dda' zita (la palma della fidanzata) era infatti il dono che il pretendente era solito inviare alla ragazza che desiderava... impalmare!
Al di là dei suoi significati simbolici, la palma rappresenta ancora oggi un raffinato prodotto dell'arte dell'intreccio.
Le palme utilizzate durante la liturgia pasquale sono accuratamente preparate dai pammari.
La preparazione e 'a vinnita dde' pammi 'ntrizzati, è ancora appannaggio dei braccianti, contadini e cestai.
L'espressione farisi 'i pammi indicava generalmente, il diritto alla raccolta che il proprietario del palmento concedeva in cambio dell'operazione di rimunna (potatura) delle foglie secche.
Ppi tirari 'i pammi bisogna munirsi di lunghe scale e di tutti gli attrezzi che servivano ppi spartiri 'i sbitti, cioè aprire le foglie a ventaglio e privarle dei filamenti secchi.
Nell'eseguire queste operazioni, ogni parmaru sa che è la palma che comanda ... ovvero sono la misura e la consistenza fogliare che suggeriscono il modo di utilizzare la palma stessa.
Travagghiari na pamma a specchiu significa rispettare una simmetria secondo la quale ogni figura sul lato sinistro del ramo va riprodotta uguale sul lato destro.
I tipi d'intreccio sono vari: 'a trizza a pettu d'oca, 'u vureddu 'i lupu etc.
Così intrecciate le palme, in molti paesi della Sicilia, fanno ancora bella mostra di sé tra le mani di gigantesche statue di cartapesta quali i Sampauluna di
S. Cataldo in prov. Caltanissetta che, la DOmenica di Pasqua, assistono all'incontro tra Cristo e la Madonna nella piazza del paese.
Ritroviamo inoltre le palme sugli altari votivi insieme ai pani e altri dolci tradizionali.
A proposito di dolci pasquali non dimentichiamoci le gustosissime e famose cassatelle conosciutissime quelle di Ferla prov. Siracusa e del detto: Cu n'appi n'appi 'i cassateddi 'i Pasqua! che ricorda l'usanza di distribuire a tutti, nel giorno di Pasqua, questi tradizionali dolci che andavano a ruba!

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