mercoledì 23 dicembre 2015

SANTA LUCIA (leggende) - Armando Carruba

SANTA LUCIA IN SICILIA

Nelle tradizioni popolari siciliane, Santa Lucia è tra i santi più venerati, forse per l'attribuzione della fine della carestia del 1646. A Carlentini si ricorda la sosta di S. Lucia durante il viaggio verso Catania ('u peri 'i S.Lucia). A Carlentini si venera un simulacro raffigurante la martire in posizione seduta. A Belpasso, si venera S Lucia sin dal 1636, subito dopo la firma di divisione del territorio di Malpasso a quello di Paternò, occasione in cui fu proclamata santa patrona. A Catania una statua di gesso è portata in processione, mentre a S.Lucia del Mela, in prov. di Messina, l'immagine della martire è riprodotto nello stemma del Comune ed il 13 dicembre la devozione riunisce in cattedrale molti cittadini. Ad Augusta, la festa di Santa Lucia, viene celebrata con tre serate vissute nella parrocchia Madonna del Buon Consiglio. Santa Lucia è anche patrona dell'omonimo quartiere di Acicatena ove la devozione ha origini antiche. Anche Floridia e Sortino festeggiano la martire da immemorabile data.

LA LEGGENDA

Chi alza lo sguardo a Palazzo Vermexio, cerca la lucertola, famosa firma dell’artista, ma rimane stupito per quelle nicchie vuote che sembrano attendere statue di illustri personaggi.
La leggenda racconta che lo scultore Gregorio Tedeschi, che aveva appena completato la statua di marmo bianco di Santa Lucia dormiente (1634), stava accingendosi a realizzare le statue dei sette re spagnoli per quelle nicchie di Palazzo Vermexio ma improvvisamente morì.
Si racconta che Santa Lucia gli fosse apparsa in sogno e l’avesse ripreso perché l’artista le aveva posto troppi cuscini sotto il capo.
Lo scultore rimase profondamente colpito dal rimprovero della Santa e, affranto, si recò a riguardare la statua. Si accorse che sui cuscini sembrava esserci una nuova piega, più profonda, simile a quella che produce una testa che vi si è poggiata per riposare.
La leggenda racconta che per il crepacuore l’artista morì improvvisamente e non potè portare a compimento la commissione delle statue per Palazzo Vermexio.
Ed è così che la tradizione popolare spiega alcuni avvenimenti attribuiti alla vergine e martire siracusana.


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