venerdì 30 marzo 2007

CI SONO PURE LORO

Carissimi amici, lo so che affronto un argomento difficile, lo faccio solo ed esclusivamente a mio modo di vedere - che puà essere sbagliato - ma ritengo giusto parlarne.
Ci sono loro, amici siciliani sparpagliati nel mondo, ci sono loro: extracomunitari, marocchini (non sappiamo mai definire il confine tra extracomunitario e marocchino), clandestini, come li vogliamo chiamare li chiamiano ... ci sono loro; che hanno sognato ad occhi aperti l'ITALIA perchè l'hanno vista in TV, non sanno che in Italia e in special modo nelle regioni del SUD c'è la disoccupazione imperante.
E sono venuti, pagando fior di euro (si parla di 2000 - 3000 euro a cranio) per un posto in una barcaccia malsicura che non si sa mai come andrà a finire.
E sbarcano a Lampedusa - che scoppia - non potendo sopportare il carico umano, e sbarcano a Pozzallo, Pachino ... e sbarcano, e quando non sbarcano vanno a riva a nuoto con la forza della disperazione verso un paradiso chiamato Italia che loro hanno visto in TV.
Poi li vediamo sulle strade, molte ragazze giovani e belle cui viene levato il passaporto da gente (non scrivo animali perchè non amo offendere le bestie) e sono sulla strada ad esercitare il mestiere più antico del mondo, a volte ... sempre controvoglia, loro erano venute qua per fare le badanti, le cameriere, le.... non quello NO! gli uomini li troviamo ai semafori a vendere fazzoletti (e anche lì c'è il racket del semaforo, non si può mettere chicchessia al semaforo) li troviamo in estate a mare... chilometri e chilometri con un carico assurdo a vendere quattro cianfrusaglie che il cliente bagnante occasionale vuole a quattro soldi perchè loro hanno bisogno e sono extracomunitari o clandestini che dir si voglia.
Si avvicina la S. Pasqua e ci sono loro, qualcuno potrebbe dire: ma soltanto a Pasqua si pensa a loro? No! solo che la Santa Pasqua come il Santo Natale, sono due momenti di grande riflessione per me e credo un po' per tutti noi, perchè non mi sento essere un marziano.
Qualcuno dirà ancora: Ci sono quelli che sono sulle strade a domandare (più donne che uomini) e a casa loro, ville di lusso etc etc Vero! è tutto vero! ma loro sono soltanto dei poveri disgraziati costretti a portare un tot d'euro al giorno.
Personalmente, non do' un contributo, mai! appunto per non alimentare - specie nei giovani - quel senso del chiedere e tira a campare, i soldi si guadagnono con il lavoro, anche duro che sia ma si guadagnano non domandando ma lavorando.
La mia è una contraddizione, non do' moneta ma compro panini imbottiti, bottiglie di birra e vino che distribuisco in bottiglie di plastica da 1/2 litro.
Certo che se festa è deve essere festa anche per loro, e in periodi di Pasqua e Natale giro con degli spiccioli (poca roba s'intende), e per Pasqua che sia una Pasqua anche per loro che ancora non sanno che pesci prendere.
NOTA - ho scritto di getto, accetto commenti intelligenti sennò li cestinerò chi s'offende s'offende. A questo proposito devo dire di aver ricevuto frasi poco gradevoli, sono abituato, 25 anni di trasmissioni radiofoniche siciliane mi hanno reso immune (cioè a dire mi scivola come l'acqua) a qualsiasi cosa.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Armando, la descrizione che hai fatto, anche se di getto, é chiara. Non so cosa possano scrivere le solite persone sciocche , prefersisco chiamarle così, ma segui il detto: non ti curar di loro ma guarda e passa.
Tante volte rifletto su questo argomento che hai trattato e l'unica considerazione che conclude i miei pensieri é che una volta quando andavano in giro a cercare fortuna, i siciliani erano trattati come bestie, come delinquenti, ladri, disturbatori ed invece tra loro c'era tanta gente che aveva solo voglia di migliorarsi.
Auguri anche per quersta povera gente che abbandona il proprio paese e va alla ventura.
claudia

coluccio ha detto...

la miseria ce da pertutto ci sono quelli che davero sono in fondo e quelli si devo essere aiutati qui pure in francia ce ne sono tanti ce stato un italiano francese coluch che vuol dire in italiano coluccio che a fatto il ristorante del cuore per tutti queste gente la ruota gira per tutti ciao un saluto per te coluccio

Ines ha detto...

Ciao,
torno sul tuo blog per augurarti una santa festa delle Palme.
E', come sempre, piacevolissimo ascoltatare i tuoi racconti sempre così precisi e interessanti.
L'argomento che tratti qui scotta e come se scotta... ma tu, da uomo saggio e di buon cuore quale sei, sai trovare parole giuste per descrivere senza offendere la condizione triste di tanti che arrivano qui come i nostri in America cent'anni fa.
Bella l'idea del sacchettino con panino e birra o vino.
Buon inizio di una settimana che è Santa per antonomasia.
Un bacio