Per 4 persone: 4 fette di pescespada, un po' di pan grattato, un po' d'olio, origano, sale e pepe e due o tre limoni.
Bagnare le fette di pescespada nell'olio con origano e pepe e passarle nel pan grattato ammassandoglielo un po' con le mani; metterle ad arrostire spolverate con un poco di sale: si servono con abbondante succo di limone
alfeo44@yahoo.it
giovedì 31 maggio 2007
martedì 29 maggio 2007
PROVERBIO DEL GIORNO
(La splendida baia di Agnone Bagni, sullo sfondo l'Etna)
Il proverbio di oggi, dovremmo tenerlo ben presente tutti, dico tutti... e se non si fosse capito TUTTI chiaro? Si parla di rispetto; quante volte abbiamo sentito o detto: "Ho fatto il compleanno e non m'ha fatto gli auguri" "A mia non mi ha invitato ed io quando fu..." etc.
Allora una buona volta e per sempre, dobbiamo ricordarci che:
'U RISPETTU E' MISURATU, CU LU PORTA L'HAVI PURTATU.
IL RISPETTO E' RECIPROCO, CHI NE DA' NE RICEVE
alfeo44@yahoo.it
Il proverbio di oggi, dovremmo tenerlo ben presente tutti, dico tutti... e se non si fosse capito TUTTI chiaro? Si parla di rispetto; quante volte abbiamo sentito o detto: "Ho fatto il compleanno e non m'ha fatto gli auguri" "A mia non mi ha invitato ed io quando fu..." etc.
Allora una buona volta e per sempre, dobbiamo ricordarci che:
'U RISPETTU E' MISURATU, CU LU PORTA L'HAVI PURTATU.
IL RISPETTO E' RECIPROCO, CHI NE DA' NE RICEVE
alfeo44@yahoo.it
BONGIORNO A TUTTI
Buongiorno a tutti, stamatina (scritto volutamente in dialetto) mi sono detto tra me e me nel profondo della mente: adesso metto una foto a muzzu e poi scrivo. E come si vede è venuta fuori il particolare della fontana di piazza Archimede, lei Diana la dea della caccia e dietro il mitico orologio della piazza, negli anni sessanta nel portone sotto c'era "Il ristorante dell'orologio" e lì era anche il capolinea dei bus urbani.
Noi giovani stazionavamo spesso a piazza Archimede, uscivano le commesse dai negozi e le ragazze che andavano a scuola di taglio e cucito in Ortigia prendevano l'autobus.
Quanti progetti, sguardi, camminate ... le ragazze la sera erano quasi tutte accompagnate, dai fidanzati? quale? dai fratelli, parenti etc. più delle volte si ci faceva zitu ammucciunu (fidanzato di nascosto) ... nessuno doveva sapere (?) e lo sapevano pure le pietre di piazza Archimede.
C'erano due caffè con gruppi seduti ai tavolini: gli sportivi, i politicanti, i teatranti, i musicisti, i pappapani culturali etc; e poi i comizi elettorali, la piazza bolliva di gente frenetica!
Beh, cose di una volta, adesso si ci passa velocemente per piazza Archimede, i due caffè sono diventati uno e non ci sono gruppi, il capolinea degli autobus è stato spostato e le commesse dei negozi hanno la loro autovettura ...
Buongiorno piazza Archimede 2007!
Noi giovani stazionavamo spesso a piazza Archimede, uscivano le commesse dai negozi e le ragazze che andavano a scuola di taglio e cucito in Ortigia prendevano l'autobus.
Quanti progetti, sguardi, camminate ... le ragazze la sera erano quasi tutte accompagnate, dai fidanzati? quale? dai fratelli, parenti etc. più delle volte si ci faceva zitu ammucciunu (fidanzato di nascosto) ... nessuno doveva sapere (?) e lo sapevano pure le pietre di piazza Archimede.
C'erano due caffè con gruppi seduti ai tavolini: gli sportivi, i politicanti, i teatranti, i musicisti, i pappapani culturali etc; e poi i comizi elettorali, la piazza bolliva di gente frenetica!
Beh, cose di una volta, adesso si ci passa velocemente per piazza Archimede, i due caffè sono diventati uno e non ci sono gruppi, il capolinea degli autobus è stato spostato e le commesse dei negozi hanno la loro autovettura ...
Buongiorno piazza Archimede 2007!
Carlentini e la PASTA CON LA NORMA
(immagine presa in internet "ASSOCIAZIONE PROCARLENTINI" cliccarci sopra)
Secondo la formula di preparazione di questa "pasta" se sono 6 i commensali, occorrono tre etti di carne di vitello macinato e due di maiale macinato; un kg e mezzo di pomodoro maturo, una manciata di parmigiano grattuggiato, un kg e mezzo di melenzane, quattro uova sode, due mozzarelle o l'equivalente di tuma (formaggio fresco) e quattro etti (mezzo rotolo, secondo le misure borboniche) di grossi maccheroni rigati. Si comincia a preparare la salsa di pomodoro bollendolo con cipolla per poi passarlo a setaccio. Si finisce di cuocerlo e vi si aggiunge un pò di basilico, due cucchiai di olio d'oliva, e sale quanto basta. Intanto, mentre in un'altra casseruola, si fa con la carne un comune ragù, si mettono in sale, dopo averle tagliate a fette, le melenzane e si gravano, per 15-20 minuti, di un peso perchè con l'acqua nera, ne esca l'amaro. Prima di friggerle in olio caldo, fino a rosolarle da entrambi i lati, le fette vanno lavate in acqua corrente e asciugate con un tovaglioso. A parte vanno cotti i maccheroni, da scolare quando sono al dente.
Avendo così pronti tutti gli ingredienti, si procede a stratificarli, disponendo, in una teglia da forno, unta di olio o burro, su un primo strato di maccheroni, cucchiaiate di salsa e la carne del ragù; poi le uova sode tagliate a rotelline e le melenzane a listarelle e, per ultimo, delle fettine di formaggio fresco (tuma o mozzarella) e un pò di parmigiano grattugiato.
Si ripete l'operazione con un secondo, e anche con un terzo strato fino all'esaurimento degli ingredienti e, dopo aver coperto il tutto di maccheroni e salsa, si cosparge di poco olio e pan grattato.
Basta una cottura di quindici minuti in un forno già caldo (ma non eccessivamente: sui 150 gradi), per portare la pasta a tavola.
Si chiama pasta con la Norma ... perchè al gusto è musica!
Secondo la formula di preparazione di questa "pasta" se sono 6 i commensali, occorrono tre etti di carne di vitello macinato e due di maiale macinato; un kg e mezzo di pomodoro maturo, una manciata di parmigiano grattuggiato, un kg e mezzo di melenzane, quattro uova sode, due mozzarelle o l'equivalente di tuma (formaggio fresco) e quattro etti (mezzo rotolo, secondo le misure borboniche) di grossi maccheroni rigati. Si comincia a preparare la salsa di pomodoro bollendolo con cipolla per poi passarlo a setaccio. Si finisce di cuocerlo e vi si aggiunge un pò di basilico, due cucchiai di olio d'oliva, e sale quanto basta. Intanto, mentre in un'altra casseruola, si fa con la carne un comune ragù, si mettono in sale, dopo averle tagliate a fette, le melenzane e si gravano, per 15-20 minuti, di un peso perchè con l'acqua nera, ne esca l'amaro. Prima di friggerle in olio caldo, fino a rosolarle da entrambi i lati, le fette vanno lavate in acqua corrente e asciugate con un tovaglioso. A parte vanno cotti i maccheroni, da scolare quando sono al dente.
Avendo così pronti tutti gli ingredienti, si procede a stratificarli, disponendo, in una teglia da forno, unta di olio o burro, su un primo strato di maccheroni, cucchiaiate di salsa e la carne del ragù; poi le uova sode tagliate a rotelline e le melenzane a listarelle e, per ultimo, delle fettine di formaggio fresco (tuma o mozzarella) e un pò di parmigiano grattugiato.
Si ripete l'operazione con un secondo, e anche con un terzo strato fino all'esaurimento degli ingredienti e, dopo aver coperto il tutto di maccheroni e salsa, si cosparge di poco olio e pan grattato.
Basta una cottura di quindici minuti in un forno già caldo (ma non eccessivamente: sui 150 gradi), per portare la pasta a tavola.
Si chiama pasta con la Norma ... perchè al gusto è musica!
MODI DI DIRE - marinareschi
CAMPANE - Chi ti cuntu e chi ti dicu.
Nel 1876, a Mistretta, il Consiglio Comunale deliberò una modifica al Regolamento di Polizia Urbana per il suono delle campane a mortorio.
DELIBERA 133 DEL CONSIGLIO COMUNALE DI MISTRETTA
sabato 14 ottobre 1876
Modifica al Regolamento di Polizia Urbana
Il suono delle Campane sarà limitato ad un segnale per le funzioni religiose non protratto più di cinque minuti, senza quella volta ripeterlo.
Resta proibito il suono a distesa delle campane per il mortorio pure al segnale di cinque tocchi per la morte d'un uomo, quattro per una donna.
Dopo l'avemaria della sera fino a quella del mattino susseguente vietato qualunque suono di campane, se non segnale per viatico, quelle delle due ore al giovedì e della messa mattinale.
DELIBERA 133 DEL CONSIGLIO COMUNALE DI MISTRETTA
sabato 14 ottobre 1876
Modifica al Regolamento di Polizia Urbana
Il suono delle Campane sarà limitato ad un segnale per le funzioni religiose non protratto più di cinque minuti, senza quella volta ripeterlo.
Resta proibito il suono a distesa delle campane per il mortorio pure al segnale di cinque tocchi per la morte d'un uomo, quattro per una donna.
Dopo l'avemaria della sera fino a quella del mattino susseguente vietato qualunque suono di campane, se non segnale per viatico, quelle delle due ore al giovedì e della messa mattinale.
PROVERBIO DEL GIORNO
lunedì 28 maggio 2007
PROVERBIO DEL GIORNO
sabato 26 maggio 2007
MODI DI DIRE IN DIALETTO
FESTA DI S. FILIPPO D'AGIRA AD ACI S. FILIPPO
giovedì 24 maggio 2007
IL PROVERBIO DEL GIORNO
'U CUNTU - 'u picuraru calabrisi
Vedendo che un compare suo si faceva bei soldi lavorando una una barca, un pecoraio calabrese s'è vendute le pecore e si è comprato una barcaccia per trasportare merci.
Ordunque, quale sciagura gli capitò! Giacchè pratico del mare non era, e dopo una gran batosta di forte temporale, si trovò con la barcaccia fracassata su alcuni scogli, e non tenendo conto di avere salvata la pellaccia, così si lamentava:
Ah, mari mari
comu ti manciasti li pecuri mei!
(Ah, mare mare / come ti mangiasti le mie pecore!)
mercoledì 23 maggio 2007
INDOVINELLO
MODI DI DIRE IN DIALETTO
PROVERBIO DEL GIORNO
Carissimi amici di SNM, grazie dei vostri commenti, la magia dei siciliani nel mondo porta ad una grande amicizia in questo oceano qual'è internet.
Il proverbio del giorno:
FACCI CA NUN E' VISTA, E' DISIATA
FACCIA CHE NON E' VISTA, E' DESIDERATA
Il proverbio del giorno:
FACCI CA NUN E' VISTA, E' DISIATA
FACCIA CHE NON E' VISTA, E' DESIDERATA
Buona giornata a tutti, e quannu dico tutti, siete pappiddavero TUTTI !
MANGIAR SICILIANO - spaghetti alla carrettiera
Ragazzi, come si fa a dir di NO (per ragioni di linea) ad un piatto di spaghetti alla carrettiera? Non c'è nessuna linea che tenga e poi, detto tra noi, se uno piace ... con panza o senza panza basta che c'è 'a sustanza! Eccola qua, mi raccomando chi la fa ... m'invita eh?
SPAGHETTI ALLA CARRETTIERA
INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
400 gr di spaghetti, 50 gr di pancetta fresca, 60 gr di salsiccia fresca, 300 gr di peperoni, 70 gr di cipolla, 200 gr di pomodori pelati, 2 cucchiai di vino bianco, 2 cucchiai di grana grattuggiato, 2 cucchiai di olio extravergine doliva, 30 gr di sale grosso, un pizzico di sale fino, pepe nero quanto basta.
PROCEDIAMO!
Affettate la cipolla, tagliate a piccoli dadini la pancetta, tagliate a listelli i peperoni ed eliminate la pelle della salsiccia, in una casseruola versate l'olio e fatevi rosolare la cipolla. Unite la pancetta e la salsiccia sminuzzata. Fate dorare per 5 minuti, spruzzate con il vino, poi aggiungete i listelli di peperone e i pomodori pelati scolati dal loro liquido. Salate e lasciate cuocere per 20 minuti circa a fuoco medio. Versate gli spaghetti cotti al dente, in una zuppiera e conditeli con il sugo pronto, il grana grattugiato e pepe nero macinato al momento. Mescolate e servite!
SPAGHETTI ALLA CARRETTIERA
INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
400 gr di spaghetti, 50 gr di pancetta fresca, 60 gr di salsiccia fresca, 300 gr di peperoni, 70 gr di cipolla, 200 gr di pomodori pelati, 2 cucchiai di vino bianco, 2 cucchiai di grana grattuggiato, 2 cucchiai di olio extravergine doliva, 30 gr di sale grosso, un pizzico di sale fino, pepe nero quanto basta.
PROCEDIAMO!
Affettate la cipolla, tagliate a piccoli dadini la pancetta, tagliate a listelli i peperoni ed eliminate la pelle della salsiccia, in una casseruola versate l'olio e fatevi rosolare la cipolla. Unite la pancetta e la salsiccia sminuzzata. Fate dorare per 5 minuti, spruzzate con il vino, poi aggiungete i listelli di peperone e i pomodori pelati scolati dal loro liquido. Salate e lasciate cuocere per 20 minuti circa a fuoco medio. Versate gli spaghetti cotti al dente, in una zuppiera e conditeli con il sugo pronto, il grana grattugiato e pepe nero macinato al momento. Mescolate e servite!
PREMIO DI POESIA - Andrea di Canosa
Cadono semi di luce
sulla mia vita arata,
giorno dopo giorno.
Germoglieranno spighe
per passeri in arrivo,
e il nido sorriderà
in un palpito di foglie.
Quando penso che vivo,
sento brillarmi l'anima
di felicità, che si cela
nell'incanto dell'universo
Questa amici è la mia poesia che si è classificata al 2° posto. Ed è con grande gioia che vado alla premiazione a La Spezia... rivedere i luoghi dei miei primi 3 anni e riconoscerli tutti grazie ai racconti di mamma.
martedì 22 maggio 2007
FESTA DI S ISIDORO A GIARRE
S. Isidoro Agricola, tanto caro ai giarresi oggi come un tempo, quando i primi abitanti di Giarre lo scelsero come protettore, si festeggia il 10 maggio. Aprono i festeggiamenti popolari la trionfale uscita del Santo tra il suono festoso delle campane, il suono della banda e lo sparo dei mortaretti. Momenti toccanti della processione sono la sosta del fercolo nei pressi del monumento ai caduti e la benedizione delle campagne in Piazza Immacolata. La festa si conclude con lo spettacolo piro-musicale che richiama tantissima gente, quindi il Santo fa rientro in chiesa.
PROVERBIO DEL GIORNO
SALVE !
Salve ai miei quattro lettori del blog! come state? tutto ... ma tutto ok? chi tace acconsente quindi sono contento per voi. Quello della foto sono io ... solo che la foto è del 1992 e mi trovo nell'infinito cioè a dire sto per varcare la Chiesa di S Pietro a Porto Venere (SP) e dopo ti sembra d'essere al centro dell'infinito e non c'è gioia più grande in te!
Perchè sto scrivendo questo e attaccata questa foto? perchè vado a La Spezia ai primi di giugno essendomi piazzato al 2° posto in un concorso poetico, e sono felice! son nato a Monterosso al Mare prov. di La Spezia e anche se da una vita abito a Siracusa, di tanto in tanto mi concedo una vacanza e guardando i vari paesaggi risento mia madre quando mi raccontava di questi luoghi meravigliosi.
Grazie alla giuria di questo premio e grazie a chi m'ha invitato a partecipare, il risultato mi è giunto del tutto inaspettato.
Sono stato più di una settimana senza internet e finalmente gli addetti della telecom hanno aggiustato il guasto nella linea, quindi adesso tutto ok io... tutto ok voi .... di loro ce ne freghiamo... a risentirci (si fa per dire non prendete tutto alla lettera!)
alfeo
alfeo44@yahoo.it
venerdì 11 maggio 2007
TEATRO SIRACUSANO - ORESTE REALE
(Marzamemi rassegna Vientu d'amuri - armando carruba, oreste reale a cui viene data la targa di partecipazione, l'attuale sindaco di Pachino, l'assessore della provincia SR, il poeta cafeo...)
Oreste Reale nasce a Siracusa l'8 luglio 1927. E' sesto di sette figli. Frequenta il liceo scientifico O.M. Corbino di Siracusa. In seguito consegue il diploma di geometra e sin da giovanissimo si dedica al teatro come attore, poi come regista e scrittore. Nel 1942 a Floridia il maestro Salvatore Grillo (autore di canzoni siciliane come SICILIA, CUMMARI UNNI JTI A MATINATA, AVO', PASSA PAULU TILLI TOLLI etc) lo chiama a far parte della sua compagnia e realizza così il suo sogno di calcare il palcoscenico con la commedia l'Antenato di Carlo Veneziani. Con lui recitano Mario Pistorio, Gaetano Adorno, Lola Mezzacapa ed altri. Nell'ENAL di piazza Duomo fa parte della compagnia filodrammatica Luigi Pirandello diretta dal regista Salvatore Grillo e insieme sempre con Mario Pistorio, Maria Finocchiaro ed altri. Recita in Lumie di Sicilia, Due dozzine di rose scarlatte, Trenta secondi d'amore.
Oreste Reale nasce a Siracusa l'8 luglio 1927. E' sesto di sette figli. Frequenta il liceo scientifico O.M. Corbino di Siracusa. In seguito consegue il diploma di geometra e sin da giovanissimo si dedica al teatro come attore, poi come regista e scrittore. Nel 1942 a Floridia il maestro Salvatore Grillo (autore di canzoni siciliane come SICILIA, CUMMARI UNNI JTI A MATINATA, AVO', PASSA PAULU TILLI TOLLI etc) lo chiama a far parte della sua compagnia e realizza così il suo sogno di calcare il palcoscenico con la commedia l'Antenato di Carlo Veneziani. Con lui recitano Mario Pistorio, Gaetano Adorno, Lola Mezzacapa ed altri. Nell'ENAL di piazza Duomo fa parte della compagnia filodrammatica Luigi Pirandello diretta dal regista Salvatore Grillo e insieme sempre con Mario Pistorio, Maria Finocchiaro ed altri. Recita in Lumie di Sicilia, Due dozzine di rose scarlatte, Trenta secondi d'amore.
Salvatore Grillo lo chiama a far parte dei cori di Val d'Anapo affidandogli il ruolo di solista assieme a Salvatore Di Paola, Lidia Minniti e Maria Finocchiaro.
Nel 1955 abbandona l'attività teatrale e si dedica alla poesia e al giornalismo.
Collabora con diversde testate giornalistiche e inizia l'attività di scrittore teatrale, da ricordare L'apprendista Don Giovanni, Resurrexit, e le commedie musicali Siracusa amore mio e Un siracusano a Milano. Ed è proprio in questo periodo che avviene un episodio che segnerà la sua vita artistica: incontra Agostino La Fata che porta sulle scene tutti i suoi lavori teatrali con la compagnia Tropical A.C.R. Piccolo Teatro di Siracusa, l'ultima delle quali Stiamo lavorando per voi è messa in scena il 18 febbraio 2004 al teatro Aurora di Belvedere.
Oreste Reale muore il 14 giugno 2004 con lui se ne va un pezzo di memoria storica di Siracusa.
USANZE E SUPERSTIZIONI - 'a fera
Un'usanza scomparsa è la fiera. Si vendeva di tutto: piatti usati per mangiarci sopra, piatti usati per asciugare 'u strattu (conserva di salsa) forme con diversi disegni per asciugare la marmellata di cutugno e la mostarda, scope, ombrelli e tanti altri oggetti utili per la casa.
La fiera si faceva una volta l'anno e le donne dovevano comprare tutto quello che poteva servire durante l'anno. Gli uomini compravano arnesi per la campagna come: scale, legni di sostegno, coltelli, zappe, falci ed altro. Adesso tutto questo non avviene più, quello che ci occorre lo andiamo a comprare nei centri commerciali, mentre i mercati vergono effettuati settimanalmente in ogni paese.
La fiera si faceva una volta l'anno e le donne dovevano comprare tutto quello che poteva servire durante l'anno. Gli uomini compravano arnesi per la campagna come: scale, legni di sostegno, coltelli, zappe, falci ed altro. Adesso tutto questo non avviene più, quello che ci occorre lo andiamo a comprare nei centri commerciali, mentre i mercati vergono effettuati settimanalmente in ogni paese.
PROVERBIO DEL GIORNO
giovedì 10 maggio 2007
'A CASA LURDA
Un'altra superstizione era quella di credere che quando si aveva la casa in disordine, si pensava di ricevere delle visite di amici e parenti.
C'è un detto che dice: casa lurda, genti aspetta
C'è un detto che dice: casa lurda, genti aspetta
USANZE E SUPERSTIZIONI - arcobaleno
Quando dopo un temporale nel cielo compariva un arcobaleno, fra i suoi colori, di quelli che spiccavano di più o il rosso o il verde o il bianco, il contadino ne traeva degli auspici ed era molto contento, perchè si presentava bene l'annata.
Diceva in dialetto: Quannu 'u russu viri; vinu assai! Quannu 'u virdi splenni: aliva cogghi! Quannu 'u jancu cumpari: pani assai!
Con il colore rosso ci sarebbe stata una buona vendemmia, con il colore verde una grande raccolta d'olive e tanto olio, con il colore bianco una grande mietitura con tanto frumento, farina, pane.
Diceva in dialetto: Quannu 'u russu viri; vinu assai! Quannu 'u virdi splenni: aliva cogghi! Quannu 'u jancu cumpari: pani assai!
Con il colore rosso ci sarebbe stata una buona vendemmia, con il colore verde una grande raccolta d'olive e tanto olio, con il colore bianco una grande mietitura con tanto frumento, farina, pane.
SICILIA - USANZE E SUPERSTIZIONI
Ancora oggi in Sicilia, è usanza che il fidanzato ('u zitu) non veda la fidanzata che cuce o che provi l'abito che indosserà per la cerimonia in sua presenza, perchè è cattivo auspicio per gli sposi.
Il fidanzato non può vedere neanche la fidanzata ('a zita) nelle giornata stabilita per la cerimonia; la incontrerà in Chiesa all'ora della celebrazione.
Il fidanzato non può vedere neanche la fidanzata ('a zita) nelle giornata stabilita per la cerimonia; la incontrerà in Chiesa all'ora della celebrazione.
PROVERBIO DEL GIORNO
mercoledì 9 maggio 2007
CANTI DI CARRETTIERE - odio, rabbia, scherzi, derisione
CANTI DI CARRETTIERE - amore, passione, speranze, desideri.
FILASTROCCA
Anche questa filastrocca serviva per far mangiare il bambino.
Si prendevano le manine del bimbo e leggermente si battevano l'una contro l'altra recitandogli:
Batti batti le manine
adesso veni 'u papà
ti porta cioccolattini e 'u figghiu se li mangerà!
Nel dire "se li mangerà" si portavano le mani del bambino nella sua bocca.
Il bambino rideva e così la mamma lo imboccava.
Si prendevano le manine del bimbo e leggermente si battevano l'una contro l'altra recitandogli:
Batti batti le manine
adesso veni 'u papà
ti porta cioccolattini e 'u figghiu se li mangerà!
Nel dire "se li mangerà" si portavano le mani del bambino nella sua bocca.
Il bambino rideva e così la mamma lo imboccava.
TEATRO GRECO DI SIRACUSA
In un mondo dove non ha più un centro, il centro del mondo è là dove avvengono le cose. E Siracusa, da domani 10 maggio al 24 giugno, sarà al centro del mondo classico.
Le Trachinie di Sofocle e l'Eracle di Euripide rinnovano la tradizione di una città che ha legato il proprio nome alla classicità al punto di scegliere, ogni anno, di rappresentare l'attualità del mito attraverso i testi dei grandi tragici.
Benvenuto pubblico a Siracusa al XLIII ciclo di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa.
Le Trachinie di Sofocle e l'Eracle di Euripide rinnovano la tradizione di una città che ha legato il proprio nome alla classicità al punto di scegliere, ogni anno, di rappresentare l'attualità del mito attraverso i testi dei grandi tragici.
Benvenuto pubblico a Siracusa al XLIII ciclo di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa.
martedì 8 maggio 2007
TRE FRATELLI MARTIRI
Tre santi fratelli martiri: Alfio, Filadelfo e Cirino. La celebrazione della loro festa è certamente l'evento più ricco di devozione e folclore della provincia di Catania. I festeggiamenti iniziano molti giorni prima del 10 maggio e i devoti giungono in numero notevole da tutta la Sicilia orientale a piedi nudi per onorare i tre santi protettori degli infermi e dei muti.
Il momento topico è il 10 maggio nell'omonimo santuario, una monumentale costruzione in pietra lavica posta nel periferico quartiere di S.Alfio.
Nella notte tra il nove e il dieci maggio, migliaia di devoti chiamati tradizionalmente "nudi" ma vestiti con pantaloni bianchi, camicia bianca e una fascia rossa, trasportando un pesante cero sulle spalle, partono da ogni luogo della Sicilia per raggiungere a piedi scalzi il Santuario di Sant'Alfio.
In passato era usanza fra i nudi , quale segno di riconoscenza per grazia ricevuta, manifestare la propria devozione al Santo strisciando la lingua sul pavimento del Santuario; tale pratica è stata da tempo vietata.
La festa di Sant'Alfio si caratterizza anche per la partecipazione dei tipici carretti siciliani, che rappresentano assieme ai nudi, una suggestiva nota folcloristica.
Attraverso i secoli la festa si è arricchita sempre più ritrovando soprattutto il valore di sacra rappresentazione della vita dei Santi che aveva segnato l'inizio della prima festa, dopo il ritrovamento delle reliquie dei Santi avvenuto nel 1516.
Il mattino del 10 maggio il momento clou della kermesse religiosa. Il Santuario si riempie di fedeli in attesa della "svelata dei Santi" finalmente si aprono le porte e appaiono sull'altare maggiore i simulacri. Alle 13 i Santi escono sul sagrato. Il fercolo inizia la processione, tra una marea di folla verso la Chiesa Madre dove i Simulacri sono esposti alla venerazione dei fedeli. Solo a notte inoltrata il fercolo fa ritorno nel santuario.
Uno degli aspetti più folcloristici della festa è legato alla tradizione degli ex voto del Santuario di Trecastagni, che risale alla fine dell'Ottocento. L'ex voto è una rappresentazione grafica di una grazia ricevuta con relativa offerta ai tre santi in segno di riconoscenza.
Il momento topico è il 10 maggio nell'omonimo santuario, una monumentale costruzione in pietra lavica posta nel periferico quartiere di S.Alfio.
Nella notte tra il nove e il dieci maggio, migliaia di devoti chiamati tradizionalmente "nudi" ma vestiti con pantaloni bianchi, camicia bianca e una fascia rossa, trasportando un pesante cero sulle spalle, partono da ogni luogo della Sicilia per raggiungere a piedi scalzi il Santuario di Sant'Alfio.
In passato era usanza fra i nudi , quale segno di riconoscenza per grazia ricevuta, manifestare la propria devozione al Santo strisciando la lingua sul pavimento del Santuario; tale pratica è stata da tempo vietata.
La festa di Sant'Alfio si caratterizza anche per la partecipazione dei tipici carretti siciliani, che rappresentano assieme ai nudi, una suggestiva nota folcloristica.
Attraverso i secoli la festa si è arricchita sempre più ritrovando soprattutto il valore di sacra rappresentazione della vita dei Santi che aveva segnato l'inizio della prima festa, dopo il ritrovamento delle reliquie dei Santi avvenuto nel 1516.
Il mattino del 10 maggio il momento clou della kermesse religiosa. Il Santuario si riempie di fedeli in attesa della "svelata dei Santi" finalmente si aprono le porte e appaiono sull'altare maggiore i simulacri. Alle 13 i Santi escono sul sagrato. Il fercolo inizia la processione, tra una marea di folla verso la Chiesa Madre dove i Simulacri sono esposti alla venerazione dei fedeli. Solo a notte inoltrata il fercolo fa ritorno nel santuario.
Uno degli aspetti più folcloristici della festa è legato alla tradizione degli ex voto del Santuario di Trecastagni, che risale alla fine dell'Ottocento. L'ex voto è una rappresentazione grafica di una grazia ricevuta con relativa offerta ai tre santi in segno di riconoscenza.
CURRI FORTI CAVADDUZZU MIU, CA TUTTI A S. ALFIU HAM'ARRIVARI
Enogastronomia e divertimento sono gli aspetti che "strizzano l'occhio" al settore folclore dell'importante kermesse del 10 maggio. Le vie principali e anche tutte le viuzze del centro storico di Trecastagni si riempiono infatti, di bancarelle che offrono oggetti di ogni tipo.
La tradizione impone, tra l'altro, l'acquisto di un cappello di paglia, un tamburello (usanza questa affievolita nell'ultimo decennio) per i più piccoli, oltre ai vari gadget.
Non si contano poi i ristoratori fai da te, che preparano succulenti piatti tipici della cucina etnea: salsicce, carne di cavallo, crispelle, e vino rosso prodotto dai vigneti dell'etna.
In occasione della festa ritornano a Trecastagni molti connazionali emigrati negli Stati Uniti e in Australia, rimasti legati al paese d'origine.
Trecastagni festeggia i propri Santi patroni da sempre con immutata devozione, così come la cornice della festa, con la pittoresca sfilata dei carretti, le bancarelle con gli agli (accattativi l'agghia!) i ceri, la processione dei fedeli.
Anche quest'anno festa grande! La secolare tradizione del Santuario di S Alfio, di cui si tramandano echi dal 1643, e anche un'occasione per rilanciare il Santuario di Trecastagni come luogo di turismo religioso, improntato all'accoglienza e non soltanto nel giorno di festa, per celebrare l'incontro tra migliaia di devoti provenienti da ogni parte del mondo che hanno in comune il legame con i tre santi fratelli martiri. Alfio, Filadelfo e Cirino.
La tradizione impone, tra l'altro, l'acquisto di un cappello di paglia, un tamburello (usanza questa affievolita nell'ultimo decennio) per i più piccoli, oltre ai vari gadget.
Non si contano poi i ristoratori fai da te, che preparano succulenti piatti tipici della cucina etnea: salsicce, carne di cavallo, crispelle, e vino rosso prodotto dai vigneti dell'etna.
In occasione della festa ritornano a Trecastagni molti connazionali emigrati negli Stati Uniti e in Australia, rimasti legati al paese d'origine.
Trecastagni festeggia i propri Santi patroni da sempre con immutata devozione, così come la cornice della festa, con la pittoresca sfilata dei carretti, le bancarelle con gli agli (accattativi l'agghia!) i ceri, la processione dei fedeli.
Anche quest'anno festa grande! La secolare tradizione del Santuario di S Alfio, di cui si tramandano echi dal 1643, e anche un'occasione per rilanciare il Santuario di Trecastagni come luogo di turismo religioso, improntato all'accoglienza e non soltanto nel giorno di festa, per celebrare l'incontro tra migliaia di devoti provenienti da ogni parte del mondo che hanno in comune il legame con i tre santi fratelli martiri. Alfio, Filadelfo e Cirino.
BENVENUTO NUOVO AEROPORTO DI CATANIA !
ADDIO AEROPORTO DI FONTANAROSSA CATANIA!
Non senza un pizzico di nostalgia, è calato il sipario ieri a mezzanotte, sulla vecchia aereo stazione di Fontanarossa, le luci si sono spente dopo l'arrivo dell'ultimo volo (Wind Jet "IV 595" proveniente da Venezia e atterrato alle 23,55.-
I passeggeri hanno avuto il tempo di prendere i bagagli dal vecchio nastro, per poi assistere al cerimoniale. Quasi conteporaneamente sono state accese le luci al nuovo scalo!
PROVERBIO DEL GIORNO
'U DICEVA JU ...!
Lo dicevo io che sta mattina era "janca" ma janca pappiddavero! Mi hanno tamponato la mia bedda matamobile nova!!! mischina, si trova con tutto il di dietro per terra, e quando cammina strica nelle ruote posteriori.
Dico io, con calma ... MA CCU VI CCI PORTA COME DICE A JATTA MORTA? E per giunta mi ha tamponato una signora in stato interessante, con la matre che interessante non era... ora speriamo che mi fanno l'assicurazione perchè il paraurti posteriore cu sapi sti figli del sol levante quanto lo fanno pagare.
Comunque lo sentivo che non era giornata, mah!
Ca dopu ca caminanu a muzzu...? Basta ppi oggi mi fici 'a spisa.
lunedì 7 maggio 2007
BUONGIORNO A TUTTI !
Buongiorno a tutti miei quattro amici visitatori del blog! come va? Oggi è una giornata di tuppettu! che significa? come che significa neanche siciliano mi pare lei scusi! Il tuppettu è la trottola quella siciliana, fatta di legno che si attaccava il laccio a giro a giro ... poi si tirava e la trottola cioè 'u tuppettu (che in altre zone veniva chiamato strummulu o qualcosa di simile) cominciava a girare e girare ... ecco oggi devo cominciare a girare e girare! dove? uffici uffici, quegli uffici amministrativi dove tu parli agli impiegati e loro manco ti ascoltano, seguono i loro pensieri e le loro telefonate... chi??? al cellulare? ma quannu mai??? che sono fessi che fanno le telefonate al cellulare che costa soldi, patre Governo paga no?
Oggi sono calmissimo e mi trovo nella condizione giusta per affrontarli, ma se qualcosa dovesse andare... giuro sulla tomba di Arturo ca manciava pani duru e se la faceva muru muru che se ci esce una siddiata ci faccia una vanniata!!! Quando ci vuole ci vuole!
Buona giornata a tutti ! scansatini ogni figghiu di matre uffici pubblici !
Oggi sono calmissimo e mi trovo nella condizione giusta per affrontarli, ma se qualcosa dovesse andare... giuro sulla tomba di Arturo ca manciava pani duru e se la faceva muru muru che se ci esce una siddiata ci faccia una vanniata!!! Quando ci vuole ci vuole!
Buona giornata a tutti ! scansatini ogni figghiu di matre uffici pubblici !
Iscriviti a:
Post (Atom)